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il premio

L’Oscar italiano del cicloturismo alla green road dei Parchi calabresi

Primo posto in ex aequo col Trentino. La ciclovia parte da Laino Borgo e arriva a Reggio Calabria, realizzata dalla conversione delle vecchie ferrovie

Pubblicato il: 19/06/2021 – 21:15
L’Oscar italiano del cicloturismo alla green road dei Parchi calabresi

ROMA La Green Road dell’Acqua, ciclabile tra le valli e lungo l’acqua della Provincia Autonoma di Trento, e la Ciclovia dei Parchi, dalle montagne al mare della Calabria,
salgono insieme sul podio più alto dell’Italian Green Road Award 2021, l’Oscar italiano del cicloturismo, che premia ogni anno la miglior ciclovia italiana. Il secondo premio (nonostante l’ex aequo non si è voluto rinunciare alla piazza d’onore) va alla Regione Emilia Romagna con la Ciclovia del Sole, il terzo alla Regione Marche, con il
Gaba – Grande Anello del Borghi Ascolani, mentre la menzione speciale di Legambiente è stata assegnata alla Regione Basilicata, con la ciclovia Da Matera alle Dolomiti Lucane. Sommando le ciclovie premiate, si sfiorano i 1000 chilometri di piste che spaziano tra sentieri, argini e tratti asfaltati, con incursioni in ciclabili urbane, tra percorsi ferroviari
dismessi e strade bianche. Ben 16 tra regioni e province autonome hanno candidato quest’anno fino a due ciclovie, a conferma di un crescente interesse per il cicloturismo.
La Green Road dell’Acqua è un percorso ciclopedonale asfaltato di 143 chilometri, che costeggia fiumi e laghi nel basso Trentino, da Cadino di Faedo, al confine con la provincia di Bolzano, attraverso 20 comuni, fino a Trento. E’ stata realizzata convertendo 113 chilometri di argini fluviali, ferrovie e strade dismesse.

La ciclovia calabrese

La Ciclovia dei Parchi della Calabria è una green road che alterna asfalto a terra battuta e attraversa l’intera dorsale appenninica regionale di ben 545 chilometri. Inizia a Laino Borgo (Cs) e termina a Reggio Calabria, attraversando quattro parchi, l’Aspromonte, la Sila, il Pollino e le Serre, e 60 tra città, paesi e borghi. La ciclovia è stata realizzata anche riconvertendo vecchie ferrovie dismesse e la sua realizzazione si è conclusa appena un anno fa, nel maggio 2020.

«Un riconoscimento importante»

«Per la Regione Calabria – dichiara l’assessore all’Ambiente della Giunta regionale, Sergio De Caprio – è un premio importante perché ci riporta su un percorso di civiltà costruito nei nostri parchi, nelle nostre montagne, nelle nostre difficoltà. L’itinerario della nostra ciclovia affonda le sue radici nella Magna Graecia». «Si tratta – spiega ancora l’assessore – di un percorso che ci conduce, attraverso molte complessità, a costruire un mondo semplice basato sull’uguaglianza, sulla fratellanza, sulla contrapposizione al mondo del domini. A questo mondo noi ci contrapponiamo con la semplicità, l’amicizia e l’unione. Lo facciamo dall’Aspromonte, dalla Sila, dal Pollino e lo trasferiamo nel Mediterraneo». «Grazie – conclude De Caprio – a tutti quelli che hanno lavorato e che collaborato per costruire, insieme a noi, questo percorso di civiltà, di uguaglianza e fratellanza. Grazie a tutto il popolo calabrese».

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