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Ventura candidata Pd-M5S-Leu, per il Psi Calabria «sembra di rivivere un film già visto»

La direzione regionale del partito: «Stesso schema si sta verificando a Cosenza. Da tempo proponiamo candidato di alto profilo come Caruso. Chiediamo un tavolo del centrosinistra»

Pubblicato il: 19/06/2021 – 15:48
Ventura candidata Pd-M5S-Leu, per il Psi Calabria «sembra di rivivere un film già visto»

CATANZARO «Apprendiamo della designazione della candidatura a Presidente della Regione Calabria dell’Imprenditrice Maria Antonietta Ventura, chiamata a guidare la coalizione di centrosinistra per la prossima competizione elettorale. Candidatura civica, frutto dell’alleanza PD- M5S, che cozza con le rivendicazioni di autonomia chieste a gran voce da pezzi interni del centrosinistra che contestano la decisione di una parte dei vertici romani». A scriverlo in una nota è la Direzione regionale del Psi Calabria.
«L’alleanza PD-5S – aggiungono – sceglie il civismo, stravolgendo l’impianto iniziale di una candidatura prettamente politico-riformista. La decisione di una candidatura, in assenza di un percorso politico, ampiamente condiviso ed in presenza di un contesto fragile, rischia di essere fallimentare. Sembra di rivivere un “remake” di un film già visto che ci vede abiurare ai valori progressisti e riformisti di cui siamo portatori. Proprio per questo è utile mettere ordine nel marasma generale, guardando con lungimiranza alle sfide che ci aspettano. Il contesto politico è facilmente schematizzabile: da un lato un centrodestra che ammicca al sovranismo – ne è dimostrazione il ticket FI-Lega – e in direzione opposta un populismo rappresentato dalla cordata di Luigi De Magistris. Al centro di questi due poli si inserisce un centrosinistra che dovrebbe rappresentare un polo riformista e progressista nel solco di un’offerta politica volta a far emergere competenza, visione e capacità di governo. Elementi essenziali per dare alla Calabria una guida autorevole e in grado di rimettere la nostra terra sui binari dello sviluppo. La preoccupazione dei Socialisti Calabresi è che si venga meno a questa impostazione. Il punto è politico e non riguarda i nomi; il lavoro di questi mesi ci ha portato ad una vivace discussione, ha sempre anteposto il progetto politico a tutto il resto. Registriamo che lo stesso schema si sta’ verificando sulle amministrative della Città di Cosenza e non è accettabile questo estenuante balletto di rimpalli e responsabilità, che ricadono negativamente sul futuro della Città. Su Cosenza – come socialisti – da mesi abbiamo prospettato un’alternativa forte e autorevole capace di dare dignità alla città. Nonostante lo sforzo profuso, però, i risultati non sono stati quelli che noi tutti ci auguravamo. Tavoli, incontri, discussioni hanno rilevato una miopia e una cultura di sudditanza che ripudiamo e non accettiamo. La nostra scelta è stata chiara fin dall’inizio. Abbiamo lavorato per mettere insieme le migliori energie e competenze, che certo non mancano, intorno ad un profilo di valore rappresentato dal compagno Franz Caruso. Profilo politico di riconosciuta capacità, profondo conoscitore della Città che ha dato la sua disponibilità nell’interesse esclusivo di Cosenza e dei Cosentini. Abbiamo mantenuto un rapporto di lealtà e rispetto nei confronti di tutti gli attori in campo, dialogando per trovare un’unità concreta, ma il logoramento e il tatticismo hanno prevalso svuotando la funzione nobile della politica della programmazione e del pragmatismo che ci connota per la nostra storia. A questo punto sorge spontanea una considerazione: la situazione politica del Centrosinistra regionale, che ha chiesto l’unità, è analoga alla situazione che si sta verificando alle amministrative del Capoluogo di Provincia. Se questo è vero, riteniamo opportuno utilizzare lo stesso metro di misura per trovare una soluzione che faccia uscire il csx dal guado dell’immobilismo evitando, cosi, di pregiudicare il vantaggio conseguito nei confronti di un centro destra in difficoltà. Chiediamo, quindi, la convocazione di un tavolo del centrosinistra regionale, dove esprimemere le nostre valutazioni sulla proposta PD-5s, che non può essere scollegato da anloghe valutazioni e determinazioni per la guida della Città di Cosenza. Registriamo un vulnus di confronto e normale dialettica politica ed auspichiamo che da questo confronto possano palesarsi, venendo allo scoperto, gli ostacoli che bloccano l’azione del nostro progetto riformista. Ascolteremo e prenderemo atto delle determinazioni, in un contesto di assoluta lealtà e rispetto delle varie posizioni, da cui trarremo le nostre conclusioni. L’auspicio è che il nostro appello non cada nel vuoto ma soprattutto che Cosenza non diventi oggetto di baratto per dinamiche che assolutamente non possiamo accettare. Parliamo di dinamiche che vedono in queste ore i soliti noti indaffarati in contrattazioni e strategie che nulla hanno a che vedere con il futuro della città. Futuro che rappresenta il nostro unico interesse».
«L’unità – concludono – non si può chiedere, dalle stanze romane, per la sola Calabria e invece trattare Cosenza come affare di pochi. E’ una conditio sine qua non, su cui non arretreremo di un millimetro».

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