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Rifiuti, esposto in procura di Stasi: «Rischi igienico-sanitari, temo sarà una lunga serie»

Il sindaco di Corigliano Rossano: «Il sistema di raccolta calabrese è risultato spesso un sistema di potere e non di servizio»

Pubblicato il: 21/06/2021 – 15:34
Rifiuti, esposto in procura di Stasi: «Rischi igienico-sanitari, temo sarà una lunga serie»

CORIGLIANO ROSSANO Dopo aver provato la via dell’interlocuzione, il sindaco di Corigliano Rossano presenterà un esposto in procura per denunciare i «gravi rischi igienico-sanitari» che stanno comportando ritardi nella raccolta dei rifiuti.
«In questi due anni – dice Flavio Stasi – ho fatto ciò che per una istituzione ritengo doveroso: interloquire costruttivamente con tutti gli attori in campo per provare a risolvere i problemi delle comunità del territorio, senza alcun pregiudizio. L’ho fatto nonostante nel mio percorso politico spessissimo mi sia trovato a denunciare come quello dei rifiuti calabrese spesso risulti un sistema di potere e non di servizio, come certificato dalle commissioni parlamentari d’inchiesta. Questo spirito costruttivo, evidentemente, non è stato da tutti apprezzato dal momento che ormai da mesi si registrano in tutta la provincia ed anche nell’Aro (Aree Raccolta Ottimale) Sibaritide rallentamenti, blocchi e rimpalli, certamente giustificati dalla ormai atavica assenza di impianti lungo tutto il territorio regionale, ma anche da gesti e condotte che creano problemi piuttosto di risolverli».
Un contesto che rende i sindaci «troppo spesso degli spettatori inermi come soldati in una guerra sprovvisti di armi: una condizione che mortifica le istituzioni e i cittadini e che non è più accettabile. Per questa ragione nella giornata di ieri ho chiesto alla Polizia locale di constatare la chiusura dell’impianto di Corigliano Rossano con i mezzi della raccolta in fila ed ho dato indirizzo agli uffici preposti di procedere ad un esposto alla Procura della Repubblica per i gravi rischi igienico-sanitari causati da questa condotta. Temo sarà il primo di una lunga serie».
«Le comunità – prosegue il sindaco – devono sapere che nella provincia di Cosenza gli impianti di smaltimento disponibili sono solo quelli di Cassano e di San Giovanni in Fiore, insufficienti per recepire gli scarti degli impianti di trattamento di Corigliano Rossano e Rende, e per questa ragione da settimane si lavora a soluzioni che prevedano lo smaltimento fuori regione, grazie alle quali negli ultimi giorni è stato possibile conferire le eccedenze. Purtroppo, ci avviamo ad un’altra estate senza certezze per la quale saranno necessarie misure straordinarie mentre le soluzioni a lungo termine tardano a concretizzarsi dal momento che, ogni qual volta si individuano i siti per realizzare nuovi impianti, subentrano interventi dal sapore elettorale ed interessi che puntualmente posticipano le opere. In questo contesto, nonostante le difficoltà economiche di tutti i comuni, vengono drenati verso i gestori privati milioni di euro dei calabresi ai quali, quanto meno, deve corrispondere la collaborazione necessaria e doverosa per mantenere decorose e sicure dal punto di vista igienico le nostre città, a partire da quelle che ospitano impianti».
Stasi chiederà un incontro urgente, insieme agli altri sindaci dell’ambito, all’assessore regionale all’Ambiente De Caprio ed al presidente facente funzioni della Giunta, Nino Spirlì, per ottenere provvedimenti urgenti «che superino l’inaccettabile situazione attuale. Le Istituzioni non possono essere ostaggio di interessi diversi da quelli delle comunità».
Per questi motivi il primo cittadino di Corigliano Rossano invita i cittadini «a non perdere la fiducia e ad incrementare la raccolta differenziata: grazie a questa nell’ultimo anno, il nostro comune ha risparmiato centinaia di migliaia di euro in termini di oneri di conferimento, denaro che quindi pesa in meno sulla Tari dei cittadini. Spesso le emergenze e gli alti costi che derivano dal contesto descritto sopra scoraggiando così i cittadini – chiosa Stasi – ma quella della differenziata resta la via migliore per tutelare il decoro e risparmiare risorse».

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