TROPEA Il tour estivo in Calabria del ministro del Turismo Massimo Garavaglia si è concluso oggi con l’ultima tappa a Tropea, dopo Cosenza (QUI LA NOTIZIA) e la Cittadella regionale. A fare da cornice all’incontro organizzato con gli albergatori e gli operatori del turismo calabrese è stato Palazzo Santa Chiara e la “Perla del Tirreno”, da poco eletta “Borgo dei Borghi 2021”, in una giornata particolarmente estiva e dalle temperature elevate. Tanto quanto le aspettative di un settore che, proprio in Calabria, non aspetta altro che ripartire alla grande dopo l’emergenza legata alla pandemia da Covid-19, che ha di fatto ridotto drasticamente numeri e aspettative nel corso dell’ultimo anno. Per queste ragioni il ministro ha accettato l’invito di Federalberghi, l’occasione per vedere da vicino le enormi potenzialità dell’incoming internazionale della Calabria, trascinato proprio dalla città di Tropea, simbolo della nostra regione nel mondo. Il motto del ministro leghista è “ripartenza”, quasi in contrasto con “resilienza” che, a detta di Garavaglia, sa quasi di rassegnazione, di negativo, preferendo invece la grinta, il coraggio e l’entusiasmo ritrovato nei volti, nelle parole e nei sorrisi dei tanti operatori del turismo calabrese.
«L’estate è qui (indicando la spiaggia sottostante) si è già ripartiti dopo questi mesi di pandemia. La novità – ha affermato il ministro – è che quest’anno ripartiamo e non ci fermiamo più. Ci sono i vaccini e, quindi, la stagione turistica finalmente si avvia e non si conclude a settembre-ottobre, ma andrà avanti anche nei mesi successivi. Quindi sarà una bella e lunga stagione». «Questa regione ha la grinta, l’entusiasmo e il coraggio che ho trovato nelle parole e nei visi di tanti operatori calabresi. Alla Calabria – ha concluso Garavaglia – non manca niente. Lasciamoci alle spalle il brutto passato e ricominciamo».
Nel corso del suo intervento il ministro del Turismo ha messo in chiaro alcuni punti: «Dobbiamo innanzitutto allargare l’offerta turistica sia nel tempo, quindi coprire i 365 giorni dell’anno, sia nello spazio. La Calabria infatti non ha solo mare, ha i boschi, le montagne ma è necessario creare le offerte giuste, quelle che consentono cioè di distribuire i flussi durante tutto l’anno». «E non bisogna – ha ricordato il ministro – pensare solo ai ricchi o ai super ricchi, ma ad ogni portafoglio e per ogni livello di offerta, altrimenti i giovani vanno altrove. Serve anche la qualità, ma a 360 gradi, a cominciare dalla promozione. Quanti nel mondo veramente conoscono Tropea? Tanti ma pochi per quanto potenziale ha questa città».
L’invito al ministro è arrivato da Federalberghi e il suo presidente regionale, Fabrizio D’Agostino: «Abbiamo già perso giugno – ha detto – ora è partita la stagione estiva, anche con gli arrivi internazionali sbloccati anche grazie al “green pass”. Ora facciamo bene questa stagione estiva, raccogliendo il massimo che può essere fatto nel binomio vacanze-sicurezza. Seppur la pandemia sia dietro l’angolo, bisogna fare sempre molta attenzione a ciò che può succedere. Il turismo per noi è fondamentale, lo dimostrano i numeri quindi la ripartenza in termini di incoming internazionale ma anche di prossimità, diventa essenziale». D’Agostino è ottimista: «Ad agosto avremo già le strutture piene, il massimo della ricettività soprattutto nelle zone più rinomate, comprese le zone montane. Luglio sta crescendo ma la vera scommessa sarà settembre, sperando di allungare la vacanza estiva». «Per il turismo ci sono delle variabili imprescindibili, dal sistema idrico e quello dei rifiuti, ma soprattutto il mare pulito. Bisogna crescere nei servizi e nelle infrastrutture ma serve che la politica si dia dei tempi precisi e puntuali e che dia risposte a questo segmento di mercato che vale per la Calabria il 19% del Pil».
Per il sindaco di Tropea, Giovanni Macrì, la stagione estiva «si è impostata già con il segno “+”. Si vedono villeggianti, viaggiatori, molti anche provenienti dall’estero. C’è un po’ di apprensione, è evidente, ma siamo fiduciosi che la stagione andrà bene anche grazie ad un programma vaccinale che ci metterà in sicurezza e ci lascia sperare in un’apertura a tempo indeterminato». Per l’assessore Fausto Orsomarsso questa terra «è fatta di mare, borghi, colline e montagne ma forse la Calabria ha qualcosa in più. Abbiamo tante potenzialità a cominciare da 100 marcatori identitari distintivi. Spesso queste cose vengono raccontate online ma non si trovano nell’offline. Da Milano partirà #Calabriastraordinaria, l’idea per avere turisti in Calabria anche a Natale e Capodanno». «Bisogna un’azione di animazione territoriale interna perché manca la consapevolezza di quanto si possa fare nel turismo. Bisogna mettere in evidenza i punti di forza, e trovare pezzi di Calabria organizzata, dai B&B alle seconde case e i lidi. Una Calabria che si muove spesso anche prescindendo dalla politica». (redazione@corrierecal.it)
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