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INCHIESTA GEENNA

‘Ndrangheta in Valle d’Aosta, sentenza d’Appello prevista per fine luglio

Al centro del filone processuale le presunte infiltrazioni delle ‘ndrine della Locride. Prorogato il commissariamento del Comune di Saint-Pierre

Pubblicato il: 22/06/2021 – 7:17
‘Ndrangheta in Valle d’Aosta, sentenza d’Appello prevista per fine luglio

TORINO È prevista il 19 luglio la sentenza del processo di Appello a Torino per l’operazione Geenna sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Valle d’Aosta (in foto la lettura della sentenza di primo grado). L’udienza di oggi è stata dedicata alle requisitorie degli avvocati difensori, in particolare sono intervenuti i legali dell’ex consigliere regionale Marco Sorbara, dell’ex consigliera comunale di Saint-Pierre Monica Carcea, e di Alessandro Giachino.
Oltre a loro sono a giudizio anche il ristoratore Antonio Raso e l’ex consigliere comunale di Aosta Nicola Prettico.
Il 19 luglio sono previste le repliche delle parti e poi i giudici si ritireranno in Camera di consiglio per emettere il verdetto. In primo grado, con l’accusa di associazione per delinquere di stampo mafioso erano stati condannati a 13 anni Antonio Raso, 11 anni Nicola Prettico e Alessandro Giachino. Per concorso esterno erano stati condannati a 10 anni Marco Sorbara e Monica Carcea. Il procuratore generale ha chiesto la conferma delle condanne di primo grado per tutti, tranne che per Raso, per cui aveva chiesto un aumento di pena di sei mesi.

Prolungato il commissariamento del Comune di Saint-Pierre

Nel frattempo, lo scorso 18 giugno il Consiglio dei ministri ha disposto la proroga di ulteriori sei mesi del commissariamento del Comune di Saint-Pierre, sciolto per infiltrazioni mafiose nel febbraio 2020. Il provvedimento è stato approvato su proposta del ministro dell’Interno.
Lo scioglimento del Comune era stato deliberato il 6 febbraio dal Consiglio dei ministri a seguito dell’accesso antimafia disposto dopo l’inchiesta contro le cosche in Valle d’Aosta, proprio a fronte del coinvolgimento dell’ex assessora Monica Carcea.
I commissari si erano insediati una settimana dopo e il loro incarico sarebbe dovuto durare inizialmente 18 mesi, quindi fino al prossimo agosto.
«Nella riunione del Consiglio dei Ministri, cui ho partecipato come Presidente per le prerogative del nostro Statuto speciale, ho riportato il lavoro fatto in raccordo con il Cpel – commenta il presidente della regione, Erik Lavevaz – e il nostro impegno perché il Comune e la Commissione straordinaria ricevessero e continuino a ricevere un supporto adeguato, in questa fase delicata della vita istituzionale di Saint-Pierre. La proroga di sei mesi proposta formalmente dal Ministro dell’Interno sarà adesso oggetto di un decreto del Presidente della Repubblica: questo periodo permetterà alla Commissione di completare il proprio lavoro. Al termine del commissariamento, nuove elezioni permetteranno al Comune di ritrovare piena operatività e autonomia».

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