LAMEZIA TERME Il no ai voti della ‘ndrangheta, che – mutuando uno slogan di Matteo Salvini – «fa schifo», la sfida per dimostrare che la Calabria «non è ingovernabile», la battaglia per una sanità finalmente nelle mani giuste e che comunque «deve tornare quanto prima nelle mani dei calabresi», e poi il ricordo di Jole Santelli che «ha rappresentato una straordinaria stagione» ma «non ho intenzione di utilizzarla come vessillo per la campagna elettorale». Si è presentato così Roberto Occhiuto, il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione, nella rutilante convention di lancio della sua discesa in campo, “benedetta” da tutti – ma proprio tutti – i leader massimi della coalizione.
«Con Jole si era vista una Calabria finalmente protagonista, Jole – ha esordito Occhiuto – ha rappresentato una straordinaria stagione e non ho intenzione di utilizzarla come vessillo per la campagna elettorale. La sua memoria appartiene non solo a una classe politica ma a tutti i calabresi, e così sarà negli anni». Poi il tono che si alza: «Noi non vogliamo i voti della ‘ndrangheta, ci fate schifo. Non ne abbiamo bisogno», ha tuonato Occhiuto aggiungendo che «abbiamo idee, forza e contenuti. Dimostreremo che c’è una Calabria onesta e pulita. E dimostreremo che la Calabria non è ingovernabile». Il candidato governatore non ha nascosto la sua emozione, «nonostante sia abituato a intervenire al Parlamento», garantendo comunque che «il centrodestra è unito ed è squadra di governo» e ringraziando «Silvio Berlusocni e tutti coloro che mi hanno aiutato anche in questi mesi nel ruolo di capogruppo e ora mi hanno aiutato in questa candidatura. Un ringraziamento speciale a Spirli che ha governato la Regione in questi mesi difficili».
Il tema caldo è la sanità, che «il prima possibile deve tornare in mano ai calabresi». «Partiremo – ha detto Occhiuto – dalla sanità e fino a quando non si deciderà vogliamo commissari che capiscano di sanità. Abbiamo avuto poliziotti e generali, ora basta: volgiamo che la sanità sia risanata e chi ci siano inviate persone esperte che assicurino la possibilità di essere curato allo stesso modo. L’errore più grave è stato non investire i soldi risparmiati sul territorio».
Secondo Occhiuto «ha fatto bene Spirlì a mettere il governo di fronte alle proprie responsabilità” con la richiesta dell’azzeramento del debito, io a mia volta ho fatto approvare un emendamento per l’anticipazione da Cassa depositi e prestiti con tassi d’interesse a 5 anni. bisogna azzerare il debito e renderlo sostenibile per pagarlo in 30 anni. Il primo atto del nuovo governo regionale sarà di mettersi a disposizione della Ragioneria generale dello stato e della Guardia di Finanza per quantificare il debito». E poi: «Dobbiamo governare una regione fatta di tante risorse, voglio vedere i giovani rimanere in Calabria. Dobbiamo batterci per dimostrare che la Calabria è capace. Non lasciatemi solo, io ce la metterò tutta», ha concluso Occhiuto.
Prima di lui, parola al presidente facente funzioni della Giunta regionale, e candidato vicepresidente Nino Spirlì. «Il centrodestra vincerà perché i calabresi sono con noi. Abbiamo attraversato uno dei momenti più drammatici dell’umanità e stiamo uscendo fuori. Con Roberto – ha proseguito Spirlì – sono tante le cose che abbiamo messo sul piatto per lo sviluppo della Calabria. Non può esserci risultato diverso della vittoria del centrodestra che veleggerà. Questa nave naviga aspettando Roberto come comandante e me al suo fianco». (c. a.)
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