COSENZA Parte da Cosenza, la visita in Calabria del ministro al Turismo Massimo Garavaglia. Nello splendido scenario di Villa Rendano, il ministro ha partecipato al convegno dal titolo “Una nuova cultura turistica per il Mezzogiorno” coordinato dall’associazione Guido Carli e voluto dal presidente di Confapi Calabria, Franco Napoli. All’incontro presenti numerosi imprenditori e anche l’ambasciatore del Libano, Mira Daher. In sala anche le massime autorità di Cosenza.
«Si lavora un po’ meno ma si lavora tanto con il turismo straniero, con il green pass abbiamo liberalizzato i viaggi in Europa e a breve negli Usa», dice il ministro. «In Italia – continua – avremo un’estate piena di turisti, anche in Calabria previsioni buone ma c’è molto da fare». «Alcune infrastrutture sono state realizzate – aggiunge – ma tante altre mancano. C’è tanto da fare». «La Calabria deve riuscire ad organizzare l’offerta e favorire la destagionalizzazione: il turismo non è solo mare e montagna, ma anche i cammini e la scoperta dei borghi da promuovere grazie alle campagne di marketing territoriale. Ne è un esempio il Platano di Curinga, conosciuto dall’Italia intera grazie ad un contest e ad una adeguata promozione». Sulla questione servizi, Garavaglia non ha dubbi: «non esistono servizi ai turisti e servizi destinati ai cittadini: la qualità complessiva su tutta la filiera deve essere eccellente, dai trasporti alle strutture fino alle giuste campagne di promozione». Secondo il ministro, occorre «raccontare bene i nostri territori, sottolinearne gli aspetti positivi, esaltarne le bellezze». Questo unito agli ottimi dati relativi al Covid e alle riaperture consentirà di «guardare la futuro con maggiore fiducia». La chiosa è sugli aiuti agli imprenditori: «l’intervento dello Stato a sostegno delle imprese è necessario ma deve essere temporaneo – conclude il ministro – non è lecito che il governo si sostituisca al privato perché altrimenti distorce il mercato».
«Ci sono colpe degli imprenditori e della politica, dobbiamo fare sistema guardare al futuro con ottimismo per rendere realizzabile in Calabria un nuovo miracolo economico», sostiene il presidente di Confapi. «La formazione manageriale è necessaria – aggiunge – per avere competenze necessarie per migliorare l’offerta turistica. Le bellezze non bastano e neanche le eccellenze, il turista e il visitatore cerca un’esperienza completa».
«La Calabria mi ricorda tanto il Libano: la bellezza della natura, l’ospitalità, il calore, il cibo. Sono colpita dai borghi storici, come Fiumefreddo che ho visitato e dove ho respirato la storia di questo meraviglioso territorio», ha affermato Mira Daher. E poi ovviamente un riferimento al «cedro del Libano cresciuto anche in Calabria e che rappresenta il simbolo di un ideale ponte di congiunzione tra due popoli con un solo cuore». «Possiamo collaborare e lavorare insieme per creare opportunità turistiche importanti e mi piacerebbe che i calabresi visitassero la mia terra», ha concluso l’ambasciatore del Libano.
Dopo aver accettato l’invito di Federalberghi, Garavaglia continuerà il suo tour in Calabria dopo una breve visita alla Cittadella, inaugurerà a Catanzaro, alle 14.30, la sede regionale della Lega Calabria in via Lombardi. Alle 16, tappa finale a Tropea, per una riunione con i rappresentanti del turismo a Palazzo Santa Chiara.
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