COSENZA Sono numerose le segnalazioni di cittadini preoccupati dalla presenza di copiose schiume maleodoranti nel fiume Busento di Cosenza. Denunce condite da video, foto e commenti e gli attivisti impegnati a catturare con i loro smartphone quanto sta accadendo hanno riacceso i riflettori su un fenomeno, quello dell’inquinamento del Crati e del Busento, che già in passato ha portato la procura di Cosenza ad avviare e concludere le necessarie indagini. I cittadini chiedono alle istituzioni preposte di intervenire celermente. «Disastro ambientale», scrivono alcuni su Facebook e quanto accaduto nel fiume è monitorato con attenzione dai Carabinieri forestali di Cosenza che come accaduto in passato lavorano per rintracciare i responsabili ed individuare la fonte dell’inquinamento. Da quanto appreso, sono tutt’ora in corso le indagini e gli accertamenti per chiarire quanto accaduto, per stabilire la portata dell’inquinamento e completare l’identificazione di tutti i responsabili. «Ormai è un continuo. Notte e giorno vengono scaricati agenti chimici e letame animale nel fiume Busento. I prodotti che vengono usati per la pulizia dei capannoni sono altamente tossici e possono causare la morte di tutta la fauna presente. Tutto ciò è ingiusto e estremamente dannoso per tutta la nostra terra», denuncia Stefano Catanzariti su Facebook. Insieme ad altri cittadini ha consegnato nelle mani dei Carabinieri forestali di Cosenza i video e le foto realizzate sul posto. Il caso è aperto, così come la caccia ai responsabili.
x
x