CATANZARO «La Regione blocchi ogni tentativo volto a realizzare un impianto trattamenti rifiuti con discarica nel comune di Dinami. Sarebbe una decisione scellerata e in contrasto con ogni progetto di sviluppo sostenibile, compromettendo la tutela dell’ambiente e mettendo a rischio la salute di un’intera comunità». È quanto affermano, in un comunicato, i consiglieri regionali d’opposizione Francesco Pitaro e Marcello Anastasi che hanno presentato una mozione in Consiglio regionale.
«Non comprendiamo – aggiungono Pitaro ed Anastasi – la logica dietro a una scelta anacronistica che viola ogni direttiva europea in materia di economia circolare. Per di più, assunta in assenza di una delibera del Consiglio comunale di Dinami e senza aver mai avviato alcun confronto con i cittadini, che hannp appreso la notizia dalla stampa mentre il Dipartimento tutela dell’ambiente della Regione ha già manifestato interesse per il conferimento di incarico di ‘Rup’ e d’incarico di progettazione studio di fattibilità e progettazione definitiva. Si viaggia a velocità differenti, infischiandosene dei rischi per la salute e per l’ambiente, salvo poi propugnare lo sviluppo economico della Calabria attraverso la valorizzazione del territorio e del patrimonio ambientale».
«Diamo pieno sostegno al comitato civico – proseguono Pitaro ed Anastasi – che combatte strenuamente contro la realizzazione a Dinami di una vasca di contenimento rifiuti A2 (di risulta industriali non pericolosi, in cui possono essere inseriti anche rifiuti pericolosi in fibra minerale ed inerti), ma il presidente e la Giunta regionale devono con urgenza adottare ogni iniziativa politico-amministrativa diretta a promuovere il coinvolgimento della comunità locale nella scelta delle soluzioni più opportune per risolvere la mancanza di impianti necessari a completare il ciclo integrato dei rifiuti nella nostra regione».
«La salute dei cittadini – ha evidenziato il consigliere regionale Luigi Tassone – deve essere sempre messa al primo posto e le decisioni che potrebbero incidere, anche solo potenzialmente, sulla vita delle persone, devono essere ben ponderate e basate su un coinvolgimento pieno e consapevole».
«Innanzitutto – sostiene – va chiarito che è giusto che l’Ato di Vibo acquisisca al più presto una totale autonomia in tema di gestione dei rifiuti per evitare i gravi disagi a cui abbiamo assistito e che hanno prodotto danni d’immagine, oltre che in termini di vivibilità. Questo significa che va condotto un percorso serio e lineare che, attraverso informazioni preventive ed un confronto continuo con la comunità del Vibonese, possa portare a soluzioni condivise. Nel caso di Dinami, per come spiegato da Comitato civico, questi passaggi sembrano mancare e ciò genera confusione, disapprovazione e proteste. L’azione del Comitato, che punta a far conoscere i diversi aspetti della questione alla popolazione va pertanto apprezzata ed appoggiata”. Ne deriva che “la Regione Calabria deve accantonare questo progetto che è stato quasi imposto dall’alto e rivedere le azioni da adottare».
Per Tassone «è quindi necessaria una presa di posizione unanime da parte di tutti i sindaci che, senza campanilismi e con l’intenzione di guardare davvero al futuro a 360 gradi, devono prendere scelte, con il parere favorevole delle comunità, che vanno nella direzione della sostenibilità del sistema, del rispetto dell’ambiente e della salvaguardia della salute».
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