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Giunta azzerata a Montalto, «sindaco senza coraggio»

D’Acri e Molinaro contestano la scelta di Caracciolo. «Una decisione autoritaria, pensa ad altre ribalte politiche»

Pubblicato il: 26/06/2021 – 13:37
Giunta azzerata a Montalto, «sindaco senza coraggio»

MONTALTO UFFUGO Il provvedimento di azzeramento della giunta comunale attuato dal sindaco Pietro Caracciolo nella giornata di ieri ha scatenato un putiferio in città, non solo fra gli ambienti politici. Il vicesindaco Emilio D’Acri e l’assessore Gerardo Molinaro fanno sapere «di aver appreso dell’azzeramento prima dalla stampa e poi da una notifica». «In questi anni – continuano – abbiamo lavorato nel rispetto del mandato che ci hanno affidato gli elettori, con tanto orgoglio e passione, senso di responsabilità, dedizione, per servire la Città tutta, anche in momenti difficili. Ci siamo candidati e siamo stati eletti con un risultato schiacciante per volontà popolare, eletti per amministrare Montalto».
D’Acri e Molinaro contestano sia la sostanza sia il metodo del provvedimento. Non mancano e non mancheranno strascichi e rivelazioni, come quella di un documento politico sottoscritto da molti consiglieri di maggioranza e da quattro assessori su cinque che compongono la giunta, o meglio componevano la giunta sino a ieri. «Il sindaco, in una riunione, ha sentito tutti i consiglieri comunali di maggioranza e siamo compiaciuti che gli stessi abbiano mantenuto le medesime idee rispetto a quanto sottoscritto pochi mesi fa in un documento politico» – sottolineano con sarcasmo D’Acri e Molinaro. «È palese che il provvedimento di azzeramento è un becero modus utilizzato per giustificare l’ingiustificabile. Se il sindaco avesse individuato precise problematiche le avrebbe potute manifestare ai diretti interessati per aprire un democratico confronto ma non è andata così. Se ci fossero stati problemi insormontabili su singoli fatti, avrebbe potuto delegittimare l’assessore di riferimento ma è chiaro che per fare ciò, è necessaria una bella dose di coraggio e dunque fedele al suo stile, ha preferito strade ambigue, incomprensibili ai più, nel vano tentativo di scaricare colpe a chi non ne ha, visto che tutti gli atti degli assessori non sono mai stati contestati».
«Difatti – proseguono -, appurato che non esistono motivazioni amministrative connesse a negligenze o inadempienze che riguardano la giunta, ci chiediamo come si possa decidere in maniera autoritaria di azzerarla senza una valida e concreta motivazione. Lo chiediamo soprattutto nell’interesse dei cittadini che meritano maggiore chiarezza, a meno che il sindaco non abbia scambiato i rappresentanti eletti dal popolo come dei partner più o meno appetibili per altre ribalte politiche, nonché il municipio ed il voto degli elettori montaltesi, come il trampolino di lancio della sua, e precisiamo sua, carriera politica. Sappiamo bene che indietro non si torna e che il sindaco è legittimato ad azzerare la giunta comunale così come ha fatto, tuttavia ci preme sottolineare che non ha adottato le buone regole della democrazia che avrebbero voluto invece una discussione aperta, seria e franca con l’intera giunta. Con la giunta azzerata, è giusto l’ascolto dei capigruppo ma il bon ton politico, vorrebbe un coinvolgimento dei rappresentanti delle liste che lo hanno sostenuto alle amministrative del 2019 consentendogli di essere nuovamente eletto sindaco di Montalto Uffugo».
«Se ciò non avvenisse, allora il sospetto che questo sindaco non ha a cuore il rispetto del valore della rappresentanza si avvalorerebbe e dunque, siamo noi stessi a non essere più disponibili a sostenerlo, neanche nell’ipotesi di un suo ripensamento su un singolo assessore. Noi siamo per il rispetto reciproco, dei patti e delle regole della vita democratica. Per noi, la democrazia è un valore imprescindibile che viene prima di tutto, è e sarà sempre la nostra guida».

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