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#Catanzaronondiscrimina, in 300 alla mobilitazione contro l’omofobia

Tanti giovani, ma anche associazioni e politici presenti alla manifestazione svolta oggi in Piazza Prefettura

Pubblicato il: 28/06/2021 – 19:30
#Catanzaronondiscrimina, in 300 alla mobilitazione contro l’omofobia

CATANZARO Prove tecniche di Gay Pride a Catanzaro. Sono stati soprattutto i giovani e gli adolescenti il “cuore” della manifestazione contro ogni forma di discriminazione e di violenza che si è svolta oggi pomeriggio in Piazza Prefettura a Catanzaro. Alla mobilitazione, nata spontaneamente con l’hashtag #Catanzaronondiscrimina all’indomani dell’intimidazione a Davide Sgrò, attivista Lgbt e portavoce della comunità omosessuale del capoluogo, e organizzata dalla Cgil e da numerose associazioni, hanno risposto in circa 300 persone, un numero ovviamente non straordinario ma nemmeno trascurabile per una piazza in genere molto timida (su questi temi) e sonnacchiosa qual è quella di Catanzaro non è trascurabile. Soprattutto la giovane età di buona parte dei presenti ha rappresentato sotto questo aspetto una novità.

Davide Sgrò: «Non mi aspettavo questa risposta dalla città»

«Io sono contento che Catanzaro abbia risposto così, non me l’aspettavo perché sotto questo punto di vista questa città deve crescere. Però una manifestazione di questo tipo può servire a scegliate ancora di più le coscienze delle persone», ha commentato Sgrò, che ha poi invitato «tutte le persone che sono vittime di violenza, di qualsiasi episodio violenza, di denunciare e di non sottovalutare né trascurare nulla, perché anche un insulto può ferire. Vediamo cos’è successo a Torino in queste ultime ore. È importante lottare anche attraverso le associazioni e le forze dell’ordine». Molti gli interventi dal palco improvvisato allestito in piazza Prefettura, con l’unanime appello a una rapida approvazione del Ddl Zan. «Superare ogni forma di discriminazione e violenza è l’obiettivo da raggiungere, anche nella nostra città – hanno rimarcato gli organizzatori – non immune a episodi di violenza e attacchi omofobi. Il Disegno di Legge Zan prevede l’estensione dei cosiddetti reati d’odio per discriminazione razziale, etnica o religiosa (articolo 604 bis del codice penale), a chi compia discriminazioni verso la comunità Lgbt, donne, disabili. La data scelta per questo primo appuntamento non è casuale, perché ricorda i Moti di Stonewall, avvenuti nel 1969 ad opera del movimento di liberazione gay di New York e celebrato in tutto il mondo con i Pride, che auspichiamo possano celebrarsi anche nella città di Catanzaro».

Pitaro in piazza a Catanzaro:«Punire violenze e discriminazioni»

«Il Ddl Zan deve essere approvato rapidamente dal Senato. Violenze e discriminazioni devono essere punite perché offensive della sensibilità e della libertà umana. Ognuno ha il diritto di manifestare e vivere la propria identità senza timori né angosce. Questo mi pare il messaggio che parte da questa bella manifestazione». Lo dice il consigliere regionale Francesco Pitaro che ha partecipato alla manifestazione di piazza prefettura a Catanzaro. «Insieme a cittadini, sindacati e associazioni ho voluto esprimere – prosegue Pitaro – la mia condivisione al disegno di legge contro le discriminazioni verso la comunità Lgbtqi, donne e disabili che non sono meno gravi di quelle razziali, etniche e religiose».
«L’odio, qualunque sia la sua origine e natura – aggiunge il consigliere regionale – è da condannare e debellare senza se e senza ma. La città di Catanzaro è stata di recente protagonista di spregevoli episodi di omofobia che non devono più ripetersi.
Affinché ciò sia possibile non basta la pur necessaria solidarietà sociale, ma occorre una presa di posizione politica seria e determinante che attraverso il rigore della norma consenta alle comunità di convivere pacificamente nel pieno rispetto dei diritti umani e della Costituzione italiana da cui tutti, nessuno escluso, devono sentirsi concretamente rappresentati».

Le adesioni e i partecipanti alla manifestazione

Alla mobilitazione hanno aderito: Anpi comitato provinciale Catanzaro – Amnesty International Circoscrizione Calabria – Arci, Catanzaro – Asd Pugilistica Eagles, Catanzaro – Associazione Acquamarina, Catanzaro – Associazione Per Te Stop Violenza sulle Donne, Lamezia Terme – Associazione Stella Popolare – Calabria resistente e solidale, Calabria – Centro Calabrese di solidarietà – Cgil Area Vasta Cz-Kr-Vv – Cgil Calabria – Ci siamo rotte i tabù, Catanzaro – Codacons, Catanzaro – DemA Calabria – Federazione Giovanile Socialista “Garofano Rosso”, Catanzaro – Filcams Cgil Calabria – Fiom-Cgil Calabria – Fisac Cgil Regionale e Area Vasta Cz-Kr-Vv- Fridays for future, Catanzaro – Libera, Catanzaro – Non una di meno, Lamezia Terme e provincia di Catanzaro – Partito Democratico, Catanzaro – Partito Socialista, Catanzaro – Potere al popolo – Rifondazione Comunista Calabria – Volt Calabria. Tra i presenti, i consiglieri regionali Libero Notarangelo e Francesco Pitaro, Nicola Fiorita di Cambiavento, Jasmine Cristallo delle Sardine, i dirigenti del Pd Salvatore Passafaro ed Enzo Bruno, Rosario Bressi dell’Arci, Mario Vallone dell’Anpi, il responsabile nazionale dell’Ufficio Nuovi diritti della Cgil, Sandro Gallittu, Gianichele Bosco dell’associazione Stella Popolare e molti dirigenti della Cgil regionale e territoriale: a introdurre la musica e le note della cantastorie Francesca Prestia. Particolarmente significativa la presenza, “intruppata” tra tanti giovani, di Lorenza Rozzi, figlia e nipote di partigiani dell’Emilia Romagna e fondatrice della prima scuola di formazione per infermieri a Catanzaro.

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