CATANZARO Sono i giorni della ripartenza ma sulla stagione estiva – e turistica – della Calabria resta l’incognita depurazione. «Sembra che siamo sulla buona strada», spiega l’assessore regionale all’Ambiente Sergio De Caprio, ma le criticità ci sono e lo stesso De Caprio sollecita il governo per il finanziamento da 260 milioni, inserito dalla Regione nel Recovery Plan, per la separazione tra acque bianche a coque nere. A margine della conferenza stampa in Cittadella sulla Ciclovia dei Parchi, a fare il punto della situazione sono lo stesso De Caprio e il dg dell’Arpacal, Mimmo Pappaterra.
«Noi abbiamo fatto ad aprile, maggio e giugno un’attività importante per la balneazione per fornire i dati al ministero della Salute, e dobbiamo registrare dati assolutamente positivi, a parte alcune criticità che comunque poi i sindaci hanno immediatamente rimosso», esordisce Pappaterra. «Certo – prosegue Pappaterra – il sistema della depurazione va ulteriormente potenziato, penso che la Regione stia facendo degli sforzi perché con il raddoppio della popolazione per la stagione estiva estiva gli impianti vanno in difficoltà. Molte amministrazioni locali hanno ricevuto finanziamenti e su questo terreno bisogna accelerare. Voglio comunque rappresentare una novità: come agenzia, grazie a un contributo dell’assessorato guidato da De Caprio, in questi giorni è in corso una gara per collocare lungo tutti i depuratori costieri dei campionatori automatici, in modo da poter verificare costantemente il reale funzionamento di questi impianti e quindi segnalare eventuali anomalie ai sindaci o alle società di gestione. Questo sugli impianti esistenti. Poi – spiega il dg dell’Arpacal – siamo anche in diffida da parte dell’Unione europea, pertanto c’è l’assoluta necessità entro l’anno di portare a compimento tutti gli interventi, altrimenti la Calabria rischia una pesante infrazione. Gli sforzi della Regione devono essere incoraggiati: come ente di monitoraggio e di controllo siamo al fianco della Regione per portare avanti l’attività».
«Il sistema della depurazione è un sistema, sul quale dobbiamo intervenire in maniera sistemica», dice a sua volta De Caprio. «Dobbiamo lavorare su tutti i nostri depuratori. Abbiamo individuato gli interventi necessari, abbiamo trovato i finanziamenti, e li faremo». L’assessore regionale all’Ambiente prosegue: «Abbiamo riferito al governo e messo nel Recovery Plan. Abbiamo scoperto che senza separazione tra acque bianche e acque nere anche gli impianti che abbiamo sono soggetti a continue rotture. È molto semplice. Abbiamo bisogno di 260 milioni di euro per risolvere il problema della separazione acque bianche-acque nere. L’abbiamo scritto nero su bianco, questa è una questione su cui i cittadini calabresi devono vigilare. Ci devono dare queste risorse. Punto numero due: abbiamo parlato con tutti i sindaci della Calabria, che – rileva De Caprio – hanno lavorato, non sono scappati, abbiamo rivisto tutte le progettazioni, anche quelle previste per uscire dalle procedure di infrazione europea, si parla di progettazioni datate anche 2006. Le abbiamo riviste tutte, le abbiamo integrate tutte, e abbiamo quantificato quello che ci occorre: stiamo ottenendo dei finanziamenti, prossimamente li pubblicheremo. Con questo provvedimento non c’è nulla di nascosto, metteremo online tutte le progettazioni fatte e i cittadini le seguiranno giorno dopo giorno. Sembra che siamo sulla buona strada, la Calabria si sta assumendo le proprie responsabilità e parlo della Calabria, 404 sindaci. Questa regione merita rispetto».
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