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«Il Ddl Zan si oppone a Gesù Cristo», Ripepi annuncia un Odg in Comune

Singolare iniziativa del consigliere comunale reggino: «Assise comunale, pur non avendo competenza in materia, deve esprimere un voto di coscienza»

Pubblicato il: 29/06/2021 – 13:56
«Il Ddl Zan si oppone a Gesù Cristo», Ripepi annuncia un Odg in Comune

REGGIO CALABRIA Un ordine del giorno contro il disegno di legge Zan anti-omofobia, accusato di opporsi «a Gesù Cristo», sarà presentato al Consiglio comunale di Reggio Calabria, in programma oggi, dal consigliere comunale Massimo Ripepi, sospeso da Fratelli d’Italia a dicembre 2020 e coordinatore nazionale del Movimento Pace oltre che fondatore, nel 2014, del Movimento Pace Italia, di cui è presidente.
«Spero – afferma in una nota Ripepi annunciando l’ordine del giorno – che i miei colleghi cristiani, ultra cattolici e cattolici siano fermamente contrari al voto per un disegno di legge che si oppone a Gesù Cristo ed alla dottrina sociale della Chiesa. Auspico che nella coscienza dei miei colleghi possa vincere Cristo e soccombere Mammona con tutti i suoi interessi personali, politici e partitici».
«La massima assise comunale – aggiunge – pur non avendo specifica competenza in materia, deve esprimere un voto di coscienza e di indirizzo etico ad un disegno di legge che, a mio avviso, è catastrofico e pericolosissimo per la libertà di espressione. Per tali ragioni, ho scritto, in linea con le indicazioni dei maggiori esperti nazionali del settore, un odg da presentare in Consiglio contro il Ddl Zan, affinché il Senato della nostra Città dia un segnale chiaro e trasparente su una questione che, potrebbe cambiare le sorti della libertà di pensiero e di azione dei cittadini della nostra nazione».
Tale iniziativa, è scritto in una nota dell’associazione ProVita & Famiglia, “ha tutto il nostro sostegno e la nostra approvazione perché arricchisce il dibattito intorno a questa discussa e controversa proposta di legge che di fatto non aiuta a proteggere le persone discriminate per il proprio orientamento sessuale ma introduce e impone nel nostro sistema penale una visione etica-ideologica»

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