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Liste elettorali, Occhiuto: «Tolleranza zero per chi è legato a reati di ‘ndrangheta»

Il candidato governatore: «Bisogna alzare l’asticella dell’attenzione». Il nodo sanità: «Basta incapaci alla guida delle Aziende»

Pubblicato il: 29/06/2021 – 10:48
Liste elettorali, Occhiuto: «Tolleranza zero per chi è legato a reati di ‘ndrangheta»

«La Calabria è una Regione bellissima, ma ha anche dei problemi che alcune volte rappresentano uno spot terribile per questo territorio. La ‘ndrangheta va combattuta con ogni forza. E tutto questo deve iniziare già con la composizione delle liste». Lo ha detto Roberto Occhiuto, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati e candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Calabria, intervenendo a “Studio24 Anteprima”, su RaiNews24 (qui l’intervista integrale).
«Dal centrodestra ci sarà tolleranza zero nei confronti di coloro che hanno problemi legati a reati di ‘ndrangheta o a reati contro la pubblica amministrazione. Bisogna dare un segnale. Io sono un garantista, ma capisco che in questo momento è importante alzare l’asticella dell’attenzione, perché il primo impegno sarà quello di recuperare la reputazione di questa Regione».

«Non vogliamo più incapaci alla guida della sanità»

Il candidato del centrodestra ha, poi, affrontato il tema della sanità: «La sanità in Calabria – ha detto – è un grande problema. Dal governo ci hanno sempre mandato commissari che erano generali dei Carabinieri o della Guardia di Finanza, mai personalità che avessero competenze in merito alla gestione della sanità. Questo anche perché c’è ancora un pregiudizio nei confronti della nostra Regione, giudicata ingovernabile. Talmente ingovernabile che servono generali dei Carabinieri più per fare i cani da guardia, magari contro la ‘ndrangheta, che per guidare realmente la sanità. Non si capisce, invece, che il modo migliore per fare un favore alla criminalità organizzata è quello di nominare incapaci alla guida delle aziende sanitarie. Noi partiremo da qui, diremo al governo nazionale che è giunto il tempo nel quale la sanità deve tornare ad essere gestita dai calabresi: 12 anni di commissariamento non hanno prodotto né il miglioramento delle prestazioni né un miglioramento dei conti. Chiederemo di mandarci commissari competenti o di restituire la sanità ai calabresi. I cittadini vogliono che la sanità funzioni».

«Sui conti della sanità chiederò aiuto a Gdf e Ragioneria dello Stato»

«In Calabria – ha detto ancora il candidato governatore del centrodestra – non conosciamo a quanto ammonta il debito della sanità. Io nell’ultima legge di bilancio ho scritto una norma che permette di ripianare il debito sanitario delle Regioni attraverso un’anticipazione di Cassa depositi e prestiti, da restituire in 30 anni. Ma in Calabria non conosciamo l’entità del debito e quindi al momento non possiamo usare questa misura». «Se dovessi essere eletto presidente – ha aggiunto – chiederò al governo di mettere a disposizione della Regione la Ragioneria generale dello Stato insieme ai reparti operativi della Guardia di Finanza per ricostruire i conti della sanità calabrese e per poter ripartire governando i problemi che riguardano la salute dei cittadini. In questo momento in Calabria se si rompe una tac nessuno va a ripararla, perché le imprese sono pagate con 700-800 giorni di ritardo. Senza ripianare il debito è impossibile ripartire. E si dovrà ripartire anche da investimenti mirati per, ad esempio, la medicina di territorio: oltre alla rete ospedaliera servono anche poliambulatori di qualità».

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