ROMA In casa movimento incalza la guerra civile. Vortici di telefonate, capannelli di parlamentari, indiscrezioni che si succedono sui display dei telefonini, come quella – mai confermata da fonti ufficiali – di una telefonata di fuoco tra Vito Crimi e Beppe Grillo questa mattina prima della pubblicazione del post da parte del reggente.
Il M5S si prepara così all’assemblea dei deputati di questa sera, che sarà gestita dal capogruppo alla Camera Davide Crippa. Difficile la presenza di Crimi, assente anche ad una videocall organizzata questa mattina dai senatori pentastellati. Nel frattempo, alla Camera si discute già della possibile scissione: da una parte chi resta nel M5S con Grillo, dall’altra chi andrebbe con l’ex premier.
«Beppe ha esagerato», è il commento di chi vedeva in Conte una risorsa imprescindibile per il rilancio del Movimento. «Il fatto che non si possa votare su Rousseau è semplicemente falso, non c’è una diffida da parte del Garante della Privacy rispetto alla piattaforma», sottolinea invece un altro deputato. E, soprattutto alla Camera, non tutti stanno dalla parte di Conte. «Non ci ha mai coinvolto, come sulle alleanze in Calabria, chi ha scelto Ventura? Di certo io non la sosterrò», attacca una parlamentare calabrese. (Ansa)
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