CORIGLIANO ROSSANO Da 36 ore 30mila persone sono senz’acqua. È quanto sta accadendo a Rossano scalo, a causa di una rottura alla conduttura che dall’acquedotto Macrocioli, serve i serbatoi della zona bassa della città. La tubazione sulla quale si è verificato il guasto ieri mattina, di competenza Sorical, era stata spostata dall’Anas – che ha incaricato a sua volta una ditta terza – a causa di lavori per una rotatoria sulla statale 106 in contrada Toscano.
I gravi disagi si stanno ripercuotendo a tal punto da spingere all’esasperazione un gruppo di cittadini di viale Sant’Angelo che questa mattina, in segno di protesta, hanno bloccato il transito veicolare su viale Sant’Angelo, arteria fondamentale di ingresso e deflusso stradale. Il traffico è in tilt in tutta Rossano mentre una squadra specializzata di Sorical sta intervenendo sulla rottura.
«Quello a cui sto assistendo da stanotte ha davvero del surreale», dichiara in proposito Stasi. «Un lavoro programmato per riparare una perdita, che dura più del previsto, credo ci possa stare. Dopo pochi minuti dalla riattivazione degli impianti, non appena la condotta è andata in pressione – spiega il sindaco – il lavoro si è rivelato imperfetto ed ha dato vita al “geyser”. Tutto sommato, chi non sbaglia? Anche un lavoro fatto male è grave, perché lascia 30 mila persone senza acqua, ma è umano. Gli elementi disumani e criminali di questa vicenda, che meritano seriamente l’attenzione degli organi giudiziari, sono due. Il primo: alla luce del guasto sopravvenuto, l’intervento di riparazione sarebbe dovuto avvenire immediatamente, se necessario lavorando tutta la notte. Spesso si criticano i settori comunali, ma quando ci sono stati guasti di questo tipo, gli addetti comunali hanno lavorato di notte, sotto la pioggia, anche di domenica, e nessuno dei guasti ha lasciato a secco 30 mila persone. Il secondo elemento è il tipo di lavoro: non sono un ingegnere idraulico – prosegue Stasi – ma credo basti guardare le foto» per rendersi conto dell’« indecenza grossolana, una cosa imbarazzante».
«Siamo in difficoltà in non poche zone della città – avanza il sindaco – e del resto molte aree calabresi lo sono per la scarsità strutturale di acqua, ma lavoriamo giorno e notte: domenica ho fatto io un po’ di compagnia ai fontanieri che giravano tra gli impianti. Lasciare senza acqua una grande fetta di comunità per insolenza, invece, è un crimine, lo dico senza mezzi termini. Ho già fatto intervenire sul posto le forze dell’ordine per rilevare quanto sta accadendo e procederò, anche in questo caso come fatto per i rifiuti, a denunciare quanto sta accadendo, richiamando alle loro responsabilità Sorical, Anas e l’impresa. Non mi muoverò di qui fin quando non avranno realizzato un intervento degno di questo nome».
La società di gestione delle acque calabresi in una nota rammenta che «l’acquedotto Macrocioli che alimenta il serbatoio Matassa di Rossano Scalo ha subìto una rottura in prossimità della rotonda in località Toscano. Una squadra operativa della Sorical è già sul posto per procedere all’interruzione dell’erogazione idropotabile e consentire una nuova riparazione. La rottura è avvenuta nello stesso punto in cui un’impresa incaricata da Anas (ieri mattina, ndr) aveva proceduto a sostituire un piccolo tratto di condotta e installare due giunti di tenuta. Uno dei due giunti, non appena la condotta è stata messa in esercizio è esplosa. Ricordiamo che la condotta è stata spostata e posata su un nuovo tracciato qualche anno fa da un’impresa incaricata da Anas per consentire la costruzione della rotonda».
Fonti Sorical, nel frattempo, riferiscono anche che la ditta che ha eseguito i lavori, sollecitata dalla stessa società delle acque nella notte, non si sarebbe resa disponibile a riparare il guasto, al quale sta mettendo mano una squadra inviata appositamente da Catanzaro. Sorical si dice pronta a rivalersi su Anas – e sulla ditta che ha effettuato i lavori – perché responsabile del ripristino dei luoghi.
Stasi, frattanto, da questa notte è sul posto. La squadra Sorical sta lavorando alacremente e se tutto dovesse volgere per il meglio, il guasto potrebbe essere riparato entro la serata. Il problema, da quanto appreso, starebbe nelle vibrazioni che si ripercuotono sulla condotta in curva e su come ancorarla. Qualora servissero opere in cemento, i tempi potrebbero dilatarsi di molto. Il sindaco ha chiesto anche l’intervento della protezione civile regionale. (l.latella@corrierecal.it)
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