CATANZARO «Tutto bene quel che finisce bene, ma, nel caso del sant’Anna Hospital, per ottenere il contratto 2021, quanti bocconi amari la dirigenza e le professionalità della clinica hanno dovuto ingoiare, sopportando ingiustizie, ritardi, mistificazioni e persino il rifiuto di essere ascoltati e incontrati dal decisore pubblico». A dirlo è il consigliere regionale Francesco Pitaro, commentando la firma del contratto 2021 che, al momento, mette da parte il contenzioso tra l’Asp di Catanzaro e la clinica.
«Ora, – ha commentato ancora il consigliere regionale – si riparta con le tipiche attività di una struttura sanitaria d’eccellenza nella speranza che, se non altro, tutti questi mesi di disimpegno coatto siano serviti a fare capire alla Calabria quanto sia utile fare squadra, reagire collettivamente, coordinarsi con intelligenza e lealtà e agire insieme, quand’è in gioco – in una regione angustiata da pubbliche iniquità ma anche da inerzie e rassegnazione della società civile – la salvaguardia di realtà positive e, in questo caso, per tutelare pezzi di buona sanità, utili a frenare l’emigrazione sanitaria e a essere, al contempo, esempi virtuosi di cittadinanza attiva».
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