VIBO VALENTIA Nell’anno in cui Vibo Valentia diventa Capitale italiana del libro, uno dei più rilevanti eventi del territorio, chiude i battenti. È il festival Leggere & Scrivere, una kermesse da 30mila presenze condensate in pochi giorni di appuntamenti che ha richiamato personaggi di spessore nazionale. A darne notizia è l’ideatore Gilberto Floriani, con un post su Facebook, lamentando l’esclusione dall’elenco dei grandi eventi da finanziare da parte della Regione Calabria.
«È stato bello il Festival Leggere & Scrivere, Vibo Valentia finché è durato. Quest’anno – ha scritto Floriani – per imperscrutabili ragioni, la Regione Calabria ha deciso di fare tabula rasa di tante belle esperienze cresciute nel tempo e invece di consolidarle ha voluto cambiare tutto».
La kermesse nel 2019 – nel 2020 è stata sospesa causa Covid – ha avuto 200 ospiti, numerosi incontri con scrittori di caratura internazionale, oltre 30mila presenze in meno di una settimana.
«Potrà accedere al contributo 2021 – prosegue Floriani – solo chi sarà in grado di presentare un progetto di almeno 350mila euro. Sarà concesso un contributo massimo di 210mila euro, e riconosciuti costi in natura per 52.500 euro, mentre 87.500 dovranno essere a carico del proponente, di sponsor e sostenitori vari. Vanno sul sicuro solo i percettori di contributi ministeriali (Fondo Unico Spettacolo) che non fanno cumulo. Una differenza di trattamento non da poco. A queste condizioni difficilmente un festival letterario che non gode del “Fus” potrà essere finanziato. Era meglio quando era peggio. Consoliamoci con la Capitale del libro; domani (o l’anno prossimo) speriamo sia un altro giorno. “Ha da passà a nuttata!”.
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