COSENZA La città di Cosenza ha ottenuto il Premio nazionale Urbes-Award assegnato dalla rivista Urbes, testata specialistica che si occupa di urbanizzazione, benessere e salute nelle città. Il riconoscimento è stato assegnato alla città di Cosenza “per aver inserito a livello pianificatorio – si legge nella motivazione – lo studio degli impatti di salute in ogni politica pubblica e, in particolare, per aver realizzato il Parco del Benessere”.
L’ufficializzazione del premio, la cui cerimonia di consegna è fissata per il prossimo settembre, è avvenuta oggi a Roma, in occasione della giornata nazionale per la salute e il benessere nelle città, dal titolo “Ripartiamo” e svoltasi nella Sala Monumentale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. All’evento, promosso da ANCI, dall’Healt City Institute e da C14+, l’Osservatorio permanente sui determinanti di salute nelle 14 Città Metropolitane e nelle maggiori città italiane, ha preso parte il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto.
«Finalmente – ha detto Occhiuto secondo quanto riferito in una nota – nelle politiche urbanistiche si mette al centro il tema della salute e del benessere dei cittadini. Noi abbiamo ereditato città che avevano seguito criteri diversi. C’è un paradosso: spesso viviamo in case molto confortevoli. Le case moderne hanno impianti di climatizzazione e tutti i comfort, ma molto spesso si trovano all’interno di quartieri invivibili, inquinati, dove è diffuso il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, dove c’è inquinamento atmosferico e dove impazza il traffico veicolare. In definitiva il benessere è lo stare bene insieme. Noi abbiamo falsamente inseguito politiche urbanistiche incentrate sull’uomo, ma soprattutto sulle cattive abitudini degli uomini, come quelle di utilizzare sempre e comunque le auto, di avere case confortevoli, ma inquinanti, di non fare una corretta raccolta dei rifiuti e quindi di inquinare con i rifiuti le discariche. Mettere al centro delle azioni di un Sindaco la salute e il benessere – ha aggiunto Occhiuto – vuol dire cercare di contrastare queste cattive abitudini, come, ad esempio, togliere le auto dalle città, gli agenti inquinanti, fare la raccolta differenziata con il sistema porta a porta. Dobbiamo fare un passo indietro e ripensare alle città delle idee, del benessere, della salute, dove i Sindaci contrastano, compito non facile, queste cattive pratiche consolidate».
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