LAMEZIA TERME Dalla Regione Calabria pronta una ricapitalizzazione di 10 milioni di euro, in tre tranche, da qui alla fine dell’anno. Arriva poco prima dell’assemblea degli azionisti di Sacal l’importante novità che accantona, per ora e in questi termini, le tensioni tra i lavoratori della società che gestisce i tre scali aeroportuali calabresi, dopo la comunicazione dei giorni scorsi sui ritardi nei pagamenti degli stipendi a causa di una «crisi finanziaria legata all’emergenza Covid». La Regione, dunque, risponde all’appello delle scorse settimane, decidendo di fare la sua parte. Ma resta da capire cosa faranno gli altri soci, pubblici e privati.
Ma intanto le ultime novità placano incertezze sul futuro occupazionale e il malcontento di quei lavoratori già piegati da un anno di pandemia e che questa mattina, insieme ai sindacati, avevano organizzato un sit-in (pacifico) proprio davanti la sede della Sacal all’aeroporto di Lamezia Terme.
Raggiunto questo traguardo, ora l’obiettivo è «il sistema aeroportuale calabrese – spiega al Corriere della Calabria Giuseppe Larizza segretario generale di Fit-Cisl Calabria – una Sacal che spinga sullo sviluppo dell’attività di volo e che i territori e le istituzioni partecipino affinché ci sia un impulso nuovo. I voli e gli aeroporti in Calabria sono fondamentali per far ripartire l’economia e l’occupazione. Tradotto alla Sacal, significa un lavoro a tempo pieno per chi non ce l’ha e lavoro per gli stagionali. L’estate è già iniziata, ci sono tante richieste e tanti turisti pronti a venire in Calabria».
Gli stagionali, appunto. Sono circa 80 le persone che, invece, attendono novità importanti da Sacal sul loro futuro occupazionale, anche loro nel sit-in di questa mattina. «Noi – ci spiega Fulvio Cinelli Rsu Uil di Sacal – aspettiamo ancora delle risposte e capire soprattutto quando possiamo ripartire con il lavoro. I nostri colleghi effettivi stanno già lavorando a ritmi serrati, ma aspettano noi sulle piste, per un lavoro che rispetto al 2019 s’è raddoppiato. Sarebbe dunque opportuno chiamare nuova forza lavoro mentre noi non sappiamo ancora se saremo chiamati oppure no».
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