CATANZARO «Dopo il periodo difficile legato alla pandemia, l’auspicio per le imprese del settore è che riparta la corsa allo shopping così come è importante che gli acquisti vengano fatti nei negozi di vicinato». Lo dice in una nota Maria Santagada direttore di Confcommercio Calabria. «Il 3 Luglio è la data ufficiale di partenza dei saldi estivi nella nostra Regione, che coincide – continua la nota – con la partenza nella maggior parte del paese (fanno eccezione la Sicilia dove l’inizio è avvenuto il primo luglio e la Basilicata dove l’avvio è slittato al 2 agosto) e dureranno fino al 1 Settembre. Secondo la consueta indagine condotta dall’Ufficio Studi di Confcommercio quest’anno nella nostra regione la spesa media per famiglia si aggirerà sui 168 euro (72 euro la spesa pro-capite)».
«Per quel che riguarda la tipologia di prodotti acquistati – si legge nel report di Confcommercio – si confermano oggetto di interesse delle famiglie calabresi prevalentemente i capi di abbigliamento, le scarpe e gli accessori, mentre rivolgeranno minore attenzione verso articoli sportivi e prodotti di pelletteria».
«Per quel che riguarda la propensione agli acquisti – prosegue Confcommercio – si è rilevato che la percentuale delle famiglie che aspetta gli sconti per effettuare i propri acquisti è superiore rispetto a quella che rimane indifferente ai saldi. Complice il difficile anno economico vissuto con chiusure e restrizioni, i saldi rappresentano un’opportunità di acquisto anche se con un volume di spesa più basso rispetto agli altri anni.
«Con riferimento al tasso di sconto applicato, si prevede che oltre il 70% delle imprese applicherà in partenza un ribasso sugli articoli che va dal 30% ad oltre il 50% per poi crescere nella seconda metà di luglio (arrivando fino al 70%) Per il Direttore di Confcommercio Calabria, Maria Santagada: “Dopo il periodo difficile legato alla pandemia, l’auspicio per le imprese del settore è che riparta la corsa allo shopping. Tanta è la voglia di libertà e di ritorno ad una nuova normalità e i saldi possono rappresentare il giusto momento per ridare slancio ad un’economia che si sta riprendendo a fatica. Ma, va detto che da alcuni anni a questa parte i saldi non rappresentano certo un momento di guadagno perché, da un punto di vista finanziario dei negozi, vanno ad erodere una marginalità divenuta sempre più di sopravvivenza. «E’ tuttavia importante – conclude il Direttore Santagada – che i saldi ma non solo, spingano i consumatori ad acquistare nei negozi di vicinato che rappresentano uno dei più importanti motori economici della nostra Regione. Se loro ripartono anche noi possiamo ripartire».
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