LAMEZIA TERME Sarà per il caldo afoso di questi giorni, la voglia di andare al mare o forse la convinzione che ormai il peggio sia passato, ma i calabresi non hanno più voglia di vaccinarsi. Considerazioni che trovano riscontro nei numeri delle prenotazioni effettuate sul portare dedicato, in netto calo soprattutto nelle ultime due settimane di giugno. E la tendenza di luglio non è affatto incoraggiante.
Sono i dati delle Asp a restituire un quadro chiaro sotto molti aspetti. A Catanzaro, ad esempio, nella sola ultima settimana di giugno le prenotazioni si sono di fatto dimezzate. Erano oltre 8mila lo scorso 23 giugno, per una disponibilità totale di oltre 14mila, fino alle 3,2 mila prenotazioni del 27 giugno (il picco più basso) e le 4,3 mila del 29 giugno. Un trend che non lascia margini di interpretazioni differenti rispetto ad un calo che è oltremodo evidente, segno di un entusiasmo ben lontano rispetto alle scorse settimane.
Anche i dati dell’Asp di Vibo mostrano una tendenza molto simile. Qui, infatti, si è passati dalle 988 prenotazioni del 22 giugno e le 1.011 del giorno successivo, fino ai 461 prenotati del 27 giugno scorso. I dati dell’Asp di Cosenza, invece, mostrano una tendenza simile almeno per la prima settimana di luglio: dal 2 all’8 luglio sono 25.802 i prenotati, con una media di 3.686 prenotazioni quotidiane in linea con i numeri dell’Asp di Catanzaro.
Ed è forse anche in virtù di questi dati che gli “open vax days” in Calabria, da eventi “eccezionali” sono diventati la normalità. L’ultimo in ordine di tempo, messo a punto ancora una volta in collaborazione con la Protezione civile, prevede addirittura una settimana (fino al 6 luglio) di vaccinazioni contro il Covid-19 «aperta a tutti e senza prenotazione», in tutti i punti vaccinali della Calabria. Certo, una misura che corre in contro ai tanti turisti che sono già arrivati nella nostra regione in questo primo scorcio d’estate, sono già moltissime le richieste dei non residente, ma che mette una pezza laddove le prenotazioni online stanno calando vertiginosamente. L’ultima trovata poi riguarda l’Asp di Vibo che, in occasione dei vax days del 2 e 3 luglio, ha istituito addirittura una “lotteria a premi” per i giovani dai 12 ai 18 anni che si vaccineranno, gadget offerti da Confindustria Vibo Valentia, dal Cdasp (Circolo Dipendenti Asp), dal Lions Club di Vibo, dal Kiwanis club di Vibo.
Tutto questo mentre le percentuali e le statistiche inchiodano la Calabria agli ultimi posti. Il rapporto tra dosi consegnate – 1.835.568 – e dosi somministrate – 1.515.979 – è pari all‘82,6%, mancando all’appello ancora poco più di 300mila persone da vaccinare. Ma anche qui emerge un altro dato significativo: oltre 40mila persone inserite nella fascia “over 80” non hanno ancora ricevuto neanche la prima dose di vaccino anti-Covid. Numeri molto simili anche per la fascia “70-79” mentre sono ancora più significativi i dati che riguardano i più giovani. In una platea di oltre 223mila abitanti di età compresa tra i 30 e i 39 anni, la prima dose è stata somministrata a poco più del 43%, ne mancano ancora 126.148, così come per la fascia “20-29” dove mancano all’appello ancora 111.671 persone da vaccinare. (redazione@corrierecal.it)
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