REGGIO CALABRIA Ventinove condanne e due assoluzioni: si è concluso così, a Reggio Calabria, il processo “Magma” contro la cosca Bellocco e le sue articolazioni nel
centro e nord Italia. Il gup Maria Rosa Barbieri ha accolto le richieste del sostituto procuratore della Dda Francesco Ponzetta e ha giudicato colpevoli i boss della famiglia mafiosa di Rosarno. Sei imputati sono stati condannati a 20 anni di reclusione. Si tratta di Umberto Bellocco, Domenico Bellocco (45 anni), Francesco Corrao, Alessandro Fonti, Domenico Mercuri e Francesco Morano. Domenico Bellocco (41 anni), invece, è stato condannato a 16 anni di reclusione mentre a Carmelo Aglioti, Marco Fiori e Vincenzo Gallizzi sono stati inflitti 18 anni e 8 mesi di carcere. Tutti gli altri imputati sono stati condannati a pene che vanno dagli 11 mesi ai 16 anni di carcere. Sono stati assolti,
infine, Vincenzo Pesce e Simone Massida. Il processo “Magma”, nato da un’inchiesta coordinata anche dal procuratore Giovanni Bombardieri e dall’aggiunto Gaetano Paci,
aveva portato nel 2019 all’arresto di 45 persone accusate a vario titolo di associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico internazionale di droga, detenzione di armi e rapina
aggravata. Stando alle indagini della Guardia di finanza, il gruppo riusciva a importare la cocaina dall’Argentina e dal Costarica. Per il trasporto veniva utilizzata la tecnica del
rip-off. In sostanza la droga veniva nascosta all’interno di borsoni che poi venivano occultati nei container. Prima però, i Bellocco inviavano i loro emissari in Sudamerica per visionare lo stupefacente e contrattare con i narcos al fine di poter organizzare gli aspetti logistici dell’importazione.
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