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Pnrr, Falcomatà: «Il Governo si fidi dei sindaci e li coinvolga»

Il sindaco di Reggio al dibattito “Velocità e Sapere”: «Non possono esistere territori di serie A e di serie B»

Pubblicato il: 02/07/2021 – 18:52
Pnrr, Falcomatà: «Il Governo si fidi dei sindaci e li coinvolga»

«È giunto il momento di affermare con chiarezza che non può più esistere un Paese che va a due velocità, non possono esistere territori di serie A e di serie B. Riscopriamo i concetti introdotti dall’articolo 119 della nostra Costituzione, quello della perequazione e della coesione. Nella programmazione delle risorse bisogna tener conto del gap esistente tra nord e sud del Paese e calibrare gli investimenti per consentirci di superarlo, dando una spinta generale all’intera economia nazionale». Lo ha detto il Presidente di Ali Calabria e Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà intervenendo quest’oggi nel corso del dibattito “Velocità e Sapere”, nell’ambito della Assemblea nazionale di Ali autonomie locali italiane “I riformisti locali e la sfida della velocità, per l’Italia che rinasce». Al dibattito, moderato da Virginia Piccolillo, insieme al sindaco Giuseppe Falcomatà, hanno preso parte il Ministro per l’Istruzione Patrizio Bianchi, la Sindaca di Empoli Brenda Barnini ed il responsabile del Dipartimento Pari Opportunità di Ali Andrea Catizone. «Se paragoniamo i trasferimenti statali indirizzati a due città come Reggio Emilia e Reggio Calabria, due comunità simili per numero di abitanti, abbiamo l’esatta fotografia di ciò che è avvenuto in questi anni. Reggio Emilia ha a sua disposizione il triplo delle risorse provenienti dallo Stato. Negli ultimi mesi il Governo sta facendo alcuni passi in avanti con l’individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni, ma non basta, dobbiamo essere concreti, ci vuole più coraggio e decisione per invertire la rotta». «Ad esempio sul bando per gli asili nido – ha aggiunto Falcomatà – siamo contenti ci sia un’attenzione in questa direzione, ma non basta destinare dei fondi per costruire nuovi asili, bisogna anche prevedere i necessari investimenti per gestirli e per mantenerli. Altrimenti, come a Orietta Berti, risolvi un bel problema, ma poi te ne restano mille». «Al Governo – ha detto ancora Falcomatà – chiediamo di fidarsi dei sindaci, cosi come si fidano le comunità che li hanno eletti. I Comuni, ma in particolare le Città Metropolitane, non possono rimanere fuori dalla partita del Pnrr, bisogna coinvolgere i sindaci nella cabina di regia degli investimenti, perchè sono il primo avamposto della democrazia sui territori, sono punto di riferimento delle proprie comunità e hanno già dimostrato di saper spendere in maniera veloce ed efficace, come è accaduto nell’ultimo anno e mezzo durante la crisi pandemica». «È giunto il momento di mettere mano al tema del codice degli appalti – ha aggiunto Falcomatà – bisogna uscire dagli infingimenti e dire con chiarezza che cosi com’è oggi non funziona. La fase che viviamo ci pone la necessità di andare più veloci, ma aumentare la velocità non significa necessariamente aumentare il rischio di infiltrazioni e corruzione». «Bisogna tagliare alcuni tempi, sui pareri, le conferenze dei servizi, le attività di aggiudicazione provvisorie e definitive – ha concluso il sindaco – se vogliamo ripartire dobbiamo essere capaci di correre, altrimenti, se continuiamo ad essere cosi lenti, il rischio è quello di rimanere fermi». 

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