COSENZA «Gli operatori del 118 della Provincia di Cosenza e le nove associazioni di volontariato meritano immediato riscontro da parte del Dipartimento Tutela della salute della Regione Calabria. È intollerabile che le procedure di accreditamento siano ferme da 16 mesi». È quanto ha dichiarato il presidente della commissione anti-‘ndrangheta, Antonio De Caprio, in una missiva, inviata al commissario ad Acta alla sanità, Guido Longo, «per sollecitare – si legge nella lettera – un immediato riscontro in merito alle istanze, pervenute dagli operatori della provincia di Cosenza, a cui il Dipartimento Tutela della Salute non ha dato alcun seguito dal mese di febbraio 2020». «Di certo – prosegue De Caprio – sedici mesi per completare le procedure di accreditamento per nove associazioni di volontariato, impegnate nella rete di emergenza urgenza del 118, rappresentano una tempistica intollerabile. Si tratta – sottolinea il capogruppo azzurro in Assemblea legislativa – di 350 volontari, oggi retribuiti forfettariamente o con rimborsi spese, in attesa della sottoscrizione di una nuova convenzione per essere contrattualizzati, che non può essere definita senza l’accreditamento. In un momento così delicato – continua Antonio De Caprio – la sanità calabrese, già fortemente provata dalla crisi pandemica, non può continuare ad aggravarsi. Pesanti sarebbero le conseguenze che andrebbero a ripercuotersi sulla sicurezza e sulla salute dei cittadini a fronte della sospensione, tra l’altro minacciata, del servizio del 118, in una provincia, come quella di Cosenza, dall’estensione territoriale vastissima».
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