CATANZARO «”La Calabria ha bisogno di riscatto e un partito di sinistra, per definirsi tale nel 2021, deve ripartire dal mezzogiorno”. Basterebbe questa singola frase per offrire una visione alla sinistra italiana, ma per i più distratti ci permettiamo di aggiungere i sottotitoli, qualora fossero anche non udenti… Fino a prova contraria, Maria Antonietta Ventura è innocente e il coinvolgimento della sue realtà imprenditoriali in loschi affari è un problema al vaglio della magistratura». È quanto si afferma in una nota delle Sardine in riferimento al «passo di lato» annunciato dalla candidata presidente dell’alleanza Pd-centrosinistra-M5S, Maria Antonietta Ventura, che si è ritirata a seguito della diffusione della voce di una interdittiva antimafia che avrebbe colpito una delle aziende del suo gruppo imprenditoriale.
«Questo significa essere garantisti – è detto nella nota – ed è in questo principio che affondano le radici della nostra Costituzione, dunque le radici di tutti noi. Innocente non è invece il Pd e tutta l’area politica progressista italiana, che ha una responsabilità ben precisa: aver fatto una scelta inappropriata, difendendola goffamente. Maria Antonietta Ventura si è ritirata dalla corsa elettorale per la presidenza della Regione Calabria e questa ci sembra una decisione doverosa da parte sua. Attendiamo ora la proposta di un nome unitario da parte di Francesco Boccia (responsabile nazionale degli Enti locali del Pd) e da tutta la dirigenza del Pd nazionale. Una proposta che sia al di sopra di ogni sospetto, un nome che dia lustro a una terra che non merita solo attenzioni ma una vera e propria cura rivolta alle persone e al suo tessuto sociale ed economico… Tanto forte quanto lacerato da troppi anni di inutili divisioni. Un nome noi ci eravamo permessi di farlo. Siamo pronti a ripeterlo».
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