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L’iniziativa

Disabili, in Calabria il primo festival sui temi della sessualità

A Castrolibero dal 16 al 18 luglio si terrà “Ailoviù”. In programma incontri, proiezioni, mostre e spettacoli per «rompere le barriere culturali»

Pubblicato il: 04/07/2021 – 17:07
Disabili, in Calabria il primo festival sui temi della sessualità

CASTROLIBERO «Dentro i tabù, oltre i pregiudizi. E’ il motto del “Festival Ailoviù”, primo evento genere promosso a Castrolibero in Calabria – si legge in una nota – dal 16 al 18 luglio, dall’associazione “La Stanza di Ilaria” e che propone attraverso un programma di incontri, dibattiti, proiezioni, mostre e spettacoli con esperti, artisti e attivisti di rompere quella che ancora oggi in Italia è una grande barriera culturale: il sesso, le relazioni amorose e l’affettività per le persone con disabilità». «Quelle architettoniche – spiegano gli organizzatori – non sono ‘unico ostacolo. Le barriere più difficili da abbattere e aggirare, per una persona con disabilità, sono quelle culturali. Soprattutto quando si parla di sesso, relazioni amorose e affettività. Il festival, voluto dall’associazione dall’associazione culturale “La Stanza di Ilaria” , nata per ricordare e portare avanti l’opera di divulgazione di Ilaria Anselmo, giovane artista cosentina scomparsa nel 2016, è il primo festival in Italia interamente dedicato al tema della sessualità nella disabilità. Tre giorni ricchi di iniziative. «I gradini si possono trasformare in scivoli, le scale si possono aggirare con una rampa – sostengono gli animatori della manifestazione – ma quando le barriere sono culturali occorre romperle, con un lavoro costante di divulgazione, anche se scomodo e disturbante. Con questo festival, la nostra associazione porta avanti il lavoro di Ilaria Anselmo, che con il suo esempio personale e la sua produzione artistica, scritta e figurativa, ha rotto e scavalcato ogni tabù e pregiudizio. La nostra ambizione è di arrivare, dopo questi tre giorni, a costituire un tavolo di lavoro collettivo di esperti, divulgatori culturali, attivisti e artisti per l’elaborazione di una proposta che garantisca anche in Italia il diritto alla sessualità alle persone disabili».

Tre giorni di eventi

Si parte il 16 luglio con la proiezione del documentario “Because of My Body” del regista Francesco Cannavà, dedicato alla figura dell’assistente sessuale, non ancora riconosciuta in Italia. A seguire, il regista discuterà del tema con la psicologa Paola D’Oto. Il 17 luglio si terrà poi l’incontro “Cos’è un LoveGiver? Indagine sul mondo della sessualità e della disabilità” con Max Ulivieri, personal life & love coach, responsabile del comitato “Love Giver” per l’assistenza sessuale alle persone con disabilità fisica, intellettiva e sensoriale. Il suo intervento, “La formazione degli Oeas (Operatori all’emotività, all’affettività e alla sessualità)”, aprirà una finestra sul mondo dei LoveGiver, per spiegare di cosa si occupa questa figura e quali sono le implicazioni che deriverebbero da un suo riconoscimento legale. Con Max Ulivieri, discuteranno la sessuologa Rosa Spina, la giurista Paola Helzel (docente dell’Unical) e Armanda Salvucci, ideatrice della mostra “Sensuability”. Chiusura il 18 luglio con la messa in scena dello spettacolo teatrale “Andura, tra l’aorta e l’intenzione”, di Sergio Crocco, diretto dalla regista Francesca Marchese, con Roberto Giacomantonio. Sul palco, verrà raccontata una storia personale che – tra ironia e amarezza – travalica il perimetro della carrozzina, rompendo tabù e pregiudizi sulla sessualità e il desiderio sessuale nelle persone con disabilità.

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