CATANZARO Stralciata, in sede di udienza preliminare, la posizione di Rosario Tomarchio, 57 anni, – dipendente dell’Asp di Catanzaro, addetto all’archivio cartelle cliniche nella sede di Girifalco – accusato di di truffa aggravata, abuso d’ufficio, e false attestazione e certificazioni. Il gup ha accolto l’eccezione sollevata dall’avvocato di Tomarchio, Aldo Ferraro, di nullità della richiesta di rinvio a giudizio per omesso interrogatorio dell’imputato dopo la conclusione delle indagini preliminari. Gli atti sull’assenteista seriale dell’Asp di Catanzaro tornano in Procura.
Le indagini della Guardia di finanza di Lamezia Terme avrebbero accertato le continue assenze di Tomarchio dal posto di lavoro senza giustificato motivo. Le attività di osservazione e pedinamento – condotte tra il mese di giugno ed il mese di settembre del 2018 – hanno evidenziato le attività personali e private alla base degli allontanamenti dall’ufficio da parte del funzionario in servizio all’archivio del presidio ospedaliero unico di Lamezia Terme con sede a Girifalco.
Coimputato insieme a Tomarchio è Antonio Gallucci, 55 anni, in qualità di direttore sanitario dell’ospedale di Lamezia Terme, accusato di abuso d’ufficio perché avrebbe omesso di attivarsi per sanzionare l’assenteismo dell’impiegato e, al contrario, ha emanato una serie di autorizzazioni a sua tutela, consentendogli, per esempio, di timbrare il cartellino anche in altre strutture dell’Asp di Catanzaro. Per Gallucci l’udienza preliminare proseguirò il prossimo 14 ottobre.
Tomarchio è difeso dall’avvocato Aldo Ferraro, Gallucci dai legali Michele Ciconte e Vincenzo Galeota. (ale. tru.)
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