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Nomine, Arruzzolo ha fretta e pressa la minoranza: «fatemi un nome per il Corecom»

Il presidente del Consiglio regionale convoca l’opposizione. Pitaro all’attacco: «Assemblea in congedo, non è il tempo di designazioni»

Pubblicato il: 11/07/2021 – 10:49
di Antonio Cantisani
Nomine, Arruzzolo ha fretta e pressa la minoranza: «fatemi un nome per il Corecom»

REGGIO CALABRIA «Non parteciperò ad alcuna spartizione di incarichi, né di poltrone». Il capogruppo del Misto in Consiglio regionale, Francesco Pitaro, riaccende su facebook la polemica sulle nomine di competenza del Consiglio regionale. Lo scorso 18 giugno l’Assemblea legislativa calabrese, al fondo di un serrato dibattito su un ordine del giorno che prevedeva una settantina di designazioni in enti para e sub regionali, ha attivato i poteri sostitutivi in capo al presidente Giovanni Arruzzolo: molte e anche aspre quel giorno le critiche, sia dell’opposizione, per la quale un Consiglio regionale “in congedo” non può occuparsi di nomine, sia della Lega, che ha parlato di nomine inopportune. Di diverso avviso Arruzzolo, per il quale c’è la necessità di procedere alle designazioni soprattutto per il Corecom – Comitato regionale per le Comunicazioni – e il Garante per l’infanzia, essendo arrivate delle diffide dalle relative Authority nazionali. E così, con una nota inviata ai capigruppo di minoranza Bevacqua (Pd), Billari (Dp), Anastasi (Io Resto in Calabria) e Francesco Pitaro (Misto), Arruzzolo scrive che «nell’esercizio dei poteri sostitutivi, così come delegati a questa presidenza durante l’ultima seduta consiliare del 18 giugno, al fine di scongiurare la decadenza per inadempimento della convenzione attualmente in atto tra il Corecom Calabria e l’Agcom, per come formalmente richiesto dalla stessa Autorità nazionale delle Comunicazioni, è necessario procedere alla nomina del Comitato regionale di Comunicazione (tre membri, di cui uno in rappresentanza delle minoranze, ndr). Con la presente si invitano le Ss Ll a voler comunicare, con cortese sollecitudine, a questa presidenza il nominativo unitario rappresentante dei gruppi di minoranza». In un’altra comunicazione, probabilmente per essere sicuro che il messaggio fosse arrivato a destinazione, Arruzzolo poi scrive: «È indetta per il 15 luglio una riunione dei presidenti dei gruppi consiliari di minoranza allargata ai rappresentanti di minoranza in seno all’ufficio di presidenza. Nel corso dell’incontro si discuterà della programmazione dei lavori della prossima seduta di Consiglio regionale nonché delle nomine di cui questa presidenza ha avuto formale delega dall’assemblea consiliare». Ma Francesco Pitaro non ci sta e in un post su facebook puntualizza: «Non parteciperò ad alcuna spartizione di incarichi, né di poltrone. L’ho già detto pubblicamente al microfono in consiglio regionale. Non è il tempo delle nomine, né di foraggiare clienti. Non insista, allora, il presidente del Consiglio regionale nel chiedere all’opposizione l’indicazione di un membro del Corecom. Se ne facciano una ragione! In piena campagna elettorale e in regime di prorogatio – aggiunge il capogruppo del Misto – ogni nomina è inibita perché diretta unicamente a carpire il consenso. Vale per il Corecom e per ogni altro ente regionale. Si pensi alle emergenze della nostra terra e non a raccattare voti distribuendo prebende».

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