ROMA La lotta al Coronavirus non è affatto conclusa. Anzi l’avanzata della variante Delta che ha determinato l’inversione di tendenza nella curva dei contagi da Coronavirus in Italia preoccupa non poco il governo. Da qui la decisione dell’esecutivo di mettere in atto un pacchetto di misure che potrebbero essere licenziate a breve per scongiurare che il Paese si ritrovi nella stessa situazione dello scorso anno. Quando dopo un’estate per la verità in modalità “liberi tutti”, in autunno gli italiani hanno dovuto fare i conti con una nuova ondata di contagi.
I numeri dell’ultimo bollettino che segnala che il tasso di positività ha sfiorato il punto percentuale (è esattamente a quota 0,97%), sta spingendo il governo Draghi in questa direzione.
Il pacchetto di misure allo studio di Palazzo Chigi passano dal rilascio del Green pass soltanto dopo la seconda dose di vaccino, dall’introduzione della quarantena di 5 giorni per chi arriva in Italia dai Paesi con alto tasso di contagi e dall’obbligo per le Regioni di effettuare un numero fisso di tamponi per rimanere in fascia bianca. C’è anche la richiesta “pressante” di alzare l’asticella dei controlli da parte delle forze dell’ordine sul corretto utilizzo delle mascherine che resta obbligatorio nel luoghi chiusi, ma anche all’aperto quando vi sono contesti di assembramenti. La vittoria della Nazionale agli Europei con masse di tifosi in piazza a festeggiare in questo senso potrebbe aver generato casi allarmanti. E poi c’è la sollecitazione ad incrementare la campagna vaccinale che in alcune regioni – complice l’estate e la fuga dalle città – sembra aver registrato una battuta d’arresto. Gli ultimi dati fanno emergere che 24 milioni di persone non sono state ancora vaccinate.
Per ridurre i rischi di diffusione di contagio, il Governo starebbe adottando misure specifiche sul meccanismo di rilascio del Green pass e sull’utilizzo corretto di questa sorta di “via libera”. Stando alle indiscrezioni, l’esecutivo potrebbe allungare la lista dei luoghi dove sarà richiesto il “passaporto” per poter accedere. Attualmente il Green pass è richiesto per entrare agli stadi, ai concerti, agli eventi e ai banchetti.
Sempre in tema di green pass, il rilascio ora previsto 15 giorni dopo aver effettuato la prima dose, potrebbe essere modificato: sarebbe rilasciato soltanto a seguito dell’inoculazione della seconda.
Questo anche per spingere sulla campagna vaccinale ed incentivare soprattutto i giovani a concludere il ciclo vaccinale. Allo stato sono meno di 2 milioni i cittadini tra i 12 e i 39 anni che hanno fatto entrambi le dosi e meno di 3 ad aver effettuato il primo vaccino.
Dovrebbe proseguire la scelta dell’esecutivo di mantenere l’utilizzo delle mascherine negli ambienti chiusi. Così come dovrebbe restare l’obbligo delle protezioni individuali all’aperto in occasione di grandi eventi o situazioni di assembramenti. Su queste misure il Governo spingerà l’acceleratore sull’incremento di controlli mirati per evitare potenziali focolai legati soprattutto alla diffusione delle varianti del virus.
I tecnici del ministero della Salute, stanno lavorando per adottare parametri più mirati per monitorare l’andamento della pandemia. È al vaglio un sistema che parametri l’indice di contagiosità – calcolato su base Rt – al numero di tamponi effettuati per determinare la permanenza o meno di una regione in una fascia di rischio. L’ipotesi è quella di introdurre l’obbligo di effettuare 150 test a settimana ogni 100mila abitanti. Questo meccanismo potrebbe portare alcuni territori a uscire dalla fascia bianca già della prossime settimane.
L’incremento di contagi in alcuni Paesi come la Spagna e il Portogallo potrebbe indurre il Governo a varare una misura specifica per chi rientra da quelle nazioni. La via potrebbe essere quella di allungare la quarantena a 5 giorni così come già previsto per chi ha soggiornato nel Regno Unito.
Per i locali da ballo si punta all’utilizzo del Green pass nella nuova versione per consentire l’accesso. In questa direzione si è già espresso il Comitato tecnico scientifico che ha appunto dato il via libera alla riapertura, anche se il Governo non ha ancora stabilito un giorno per riavviare le attività. L’incremento di contagi registrato negli ultimi giorni potrebbe far slittare nuovamente quella data.
Ma l’incremento di aperture abusive di locali da ballo in tutta Italia, potrebbe ora far cambiare idea. La linea di demarcazione dunque potrebbe essere quella di adottare il green pass “rigido” per consentire le riaperture in sicurezza delle discoteche. (rds)
x
x