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I leader sindacali si incontreranno a Siderno, Sposato: «Segnale di attenzione verso la Calabria»

Il 26 luglio la manifestazione di Cgil, Cisl e Uil. Il segretario Cgil Calabria: «Tappa importante per rilanciare proposte unitarie»

Pubblicato il: 12/07/2021 – 13:51
I leader sindacali si incontreranno a Siderno, Sposato: «Segnale di attenzione verso la Calabria»

CATANZARO «Il 26 luglio in Calabria, a Siderno, nella Locride, torneranno a distanza di due anni dalla manifestazione nazionale di Reggio Calabria i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil. Un segnale di forte attenzione del sindacato confederale nazionale verso la Calabria. Con Maurizio Landini, Luigi Sbarra, Pierpaolo Bombardieri, proveremo a mettere nuovamente al centro dell’attenzione nazionale i problemi del Sud, della nostra Regione, del lavoro, della salute, della legalità, del territorio”. Lo scrive il segretario generale della Cgil Calabria Angelo Sposato, in un post sulla sua pagina facebook.
«Una fase difficile per la Calabria – prosegue – che vive la più grave crisi economica, sociale, politica, dalla nascita del regionalismo. Un consiglio ed una giunta regionale decaduti per via della prematura scomparsa della presidente Jole Santelli, nel pieno della pandemia, rischiano di compromettere ogni utile segnale di ripresa che potrebbe essere determinata dalle diverse e ingenti misure economiche previste dal piano nazionale di ripresa e resilienza, dalla programmazione dei fondi Europei, dal bilancio nazionale. Nonostante le ingenti risorse disponibili, assistiamo a una privazione di ogni dibattito pubblico sui temi dello sviluppo, del lavoro, della salute, del territorio, degli investimenti. Grave l’assenza della politica nazionale e regionale che non mostra alcun interesse verso i bisogni dei cittadini calabresi, considerando la Calabria un problema di difficile soluzione. Grave l’assenza e l’atteggiamento dei partiti nazionali, che continuano a tergiversare concentrando la loro azione non su progetti concreti per superare la crisi, ma su scelte verticistiche ed elettorali, che non colgono la necessità di avviare un confronto con le migliori energie della Calabria per individuare un protagonismo di nuove classi dirigenti, dinamiche, fresche, giovani, capaci di misurarsi con le sfide dell’innovazione, della transizione economica, ecologica, energetica, sociale. L’atteggiamento della politica nazionale verso la Calabria dà l’idea – continua Sposato – dell’abbandono con un tentativo sterile di riproporre scelte con schemi del passato che non hanno nessuna proiezione innovativa, con vecchie logiche correntizie e di potere, che aprono praterie a populismi e sovranismi. Occorre tornare al merito, ai contenuti, alle proposte vere per far uscire la nostra Regione e l’intero Mezzogiorno dal cono d’ombra e da una crisi che potrebbe diventare irreversibile. Servono investimenti veloci, non si ha tempo di aspettare anni. Servono politiche industriali che producano lavoro. Occorre una strategia nazionale per riallocare le fabbriche e nuove filiere produttive, con i settori innovativi, puntando sulle nuove tecnologie digitali, sulle infrastrutture, le reti materiali e immateriali. Anche le politiche per il commercio, il turismo, il terziario, l’ambiente, le infrastrutture, hanno necessità di una proiezione nazionale e macroregionale. Va riformato il Paese e la nostra Regione, il ruolo della pubblica amministrazione deve aiutare questo processo riformatore. Ma occorre sbloccare il turn over con piani di assunzione nella scuola, negli enti locali, nella sanità, atteso che il piano Brunetta per le assunzioni nel Sud è stato completamente inadeguato. Se non si attivano subito misure immediate per l’occupazione, la ripresa della emigrazione, la bassa natalità, porterà a un declino veloce del mezzogiorno e a un graduale e irreversibile invecchiamento e spopolamento, peraltro già in atto. Per queste ragioni, il confronto con il Governo nazionale sul recovery plan, il confronto con le Regioni, con le amministrazioni locali, il partenariato economico e sociale avrà un ruolo determinante. Per il Sud e la Calabria sarà strategico. Cgil Cisl Uil nazionali hanno avviato una serie di mobilitazioni per aprire un confronto con il governo centrale su questi temi».
«La tappa del 26 luglio a Siderno – conclude Angelo Sposato – sarà importante anche per rilanciare le proposte unitarie che abbiamo fatto in Calabria sui temi del lavoro, dello sviluppo, dell’ambiente, della salute, del territorio, della legalità».

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