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Spirlì, contestato davanti a (un imbarazzato) Salvini, perde la testa. E attacca il “Corriere” – VIDEO

I lavoratori delle Terme Luigiane al governatore reggente: «Ci ha scaricato». Poi il nervosismo: «Mi attacca tutti i giorni». Ma è diritto di cronaca

Pubblicato il: 12/07/2021 – 19:31
Spirlì, contestato davanti a (un imbarazzato) Salvini, perde la testa. E attacca il “Corriere” – VIDEO

COSENZA «Lei ha scritto poco tempo fa dicendo che avrebbe preso provvedimenti, e poi cos’è successo?». Davanti a un Matteo Salvini in imbarazzo, il governatore reggente Nino Spirlì si confronta con i lavoratori delle Terme Luigiane. La struttura è chiusa da giorni, al centro di una vertenza che la Regione non è riuscita, almeno finora, a fronteggiare. E la tensione è palpabile a Cosenza, seconda tappa del mini tour del leader della Lega in Calabria. I toni si alzano: «State facendo il tifo per la mafia», accusano dalle retrovie suscitando la reazione stizzita di Salvini, che una contestazione del genere non se l’aspettava. Probabilmente gli avevano rappresentato l’immagine di un’istituzione che riesce a far fronte al disagio dei cittadini che rischiano di vedere compromesso il proprio futuro. Così non è. Il capo del Carroccio invita a moderare i toni. Non c’è neppure bisogno di reiterare la richiesta: dall’altra parte ci sono semplicemente persone in difficoltà, non pericolosi contestatori. 

Il dialogo tra Spirlì e la lavoratrice

«Io e lei abbiamo un rapporto diverso, presidente», dice una delle lavoratrici. «Io vi ho ricevuto quando gli altri non ci cag… di striscio», replica Spirlì. «E io confidavo in lei». «E continuate a confidare». «Ma non lavoriamo! E hanno fatto una proposta che lei (Spirlì, ndr) ha avallato e che è assurda. Ha detto che hanno fatto un passo indietro e non è vero». 

spirlì-salvini-contestazione
CONTESTAZIONE | I lavoratori delle Terme Luigiane a confronto con Spirlì e Salvini

La protesta: «Presidente, lei ci ha scaricato»

Per i lavoratori (qualcuno urla «Salvini, salvaci da Spirlì») la Regione sarebbe venuta meno al proprio compito di vigilanza sulla concessione per lo stabilimento termale. Salvini prova a capire quale sia la questione e i dipendenti non hanno dubbi: «Il dirigente è pronto a ritirare la concessione ma manca l’input politico della Regione». Interviene Spirlì: «C’è un piccolo problema: da una parte c’è la loro verità…». Neppure il tempo di finire e viene “travolto” dalle rimostranze dei lavoratori esasperati: «Presidente, lei ci ha scaricato». 

E la “colpa” è della stampa

Poi, visibilmente innervosito dalla contestazione – che, forse, non si aspettava – il governatore reggente si cimenta in uno sport (purtroppo) molto diffuso: se la prende con la stampa. «Mi stanno riprendendo (sic!) il Corriere della Calabria, che mi attacca tutti i giorni, eccolo là». Serve a poco ribattere che stiamo soltanto facendo il nostro lavoro e che anziché additarci Spirlì dovrebbe dare risposte ai lavoratori. «Le risposte ai lavoratori non le do certamente attraverso il Corriere della Calabria – dice Spirlì avvicinandosi alla telecamera – le do nelle sedi istituzionali». Uno Spirlì così nervoso si era visto di rado. Non si aspettava la contestazione: ha descritto a Salvini una Calabria da sogno, nella quale i cittadini sono sintonizzati con la sua presidenza. Le cose stanno diversamente: oggi se n’è accorto anche il leader della Lega. Che, prima dello show finale del facente funzioni, si gira e va via nella direzione opposta…

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