REGGIO CALABRIA Nell’incontro dello scorso 8 luglio tra il Commissario ad acta, Guido Longo, il Commissario straordinario dell’Asp, Gianluigi Scaffidi assistito dal Direttore del Dipartimento di salute mentale Michele Zoccali, ed il Dirigente generale del Dipartimento Tutela della salute, Giacomino Brancati, è stata esaminata la questione in modo approfondito e sotto tutti i profili.
Il verbale di conclusione della riunione ha consentito, nell’ambito delle singole responsabilità di ciascuno, lo sblocco dell’impasse determinatasi a seguito di impegni assunti negli ultimi anni dai precedenti Commissari ad acta che, però, non hanno mai visto alcuna concretizzazione.
«Nel rispetto dei ruoli ed in aderenza alle norme di legge – si legge nella nota – i partecipanti hanno posto un punto fermo quale obiettivo prioritario abbandonando la inveterata e disdicevole logica dei rinvii “nelle more di…..” che rappresenta esclusivamente una mera volontà di non affrontare e risolvere i problemi. Infatti, al di là della questione della remunerazione delle pregresse attività, il nodo propedeutico che il Commissario ad acta ed il Commissario straordinario dell’Asp hanno inteso affrontare è stato quello relativo all’accreditamento delle Strutture miste, telenovela ormai trentennale, che nessuno ha inteso risolvere e che darebbe, invece, piena e definitiva legittimazione e sicurezza sia ai pazienti che alle Strutture stesse».
Su questo punto è stato dato specifico mandato al competente Dipartimento Tutela della salute di accelerare e ultimare la proposta di accreditamento non intendendo i due Commissari perseverare nella logica dei rinvii in quanto solo l’accreditamento potrà porre la parola fine ad una vicenda che si ripresenta ogni anno e che, per decenni, non è stata risolta da chi ne aveva il dovere d’ufficio.
Ricostruiti pedissequamente tutti i passaggi della vicenda si potrà adesso definire la questione legata alle remunerazioni delle attività per il periodo 1 gennaio-17 maggio 2021 in quanto dal 18 maggio in poi, in forza del Dca n. 81/2021, l’Asp aveva già avviato la procedura per la ripresa degli emolumenti sull’attività espletata.
«L’acquisizione di meriti, le dichiarazioni di vittoria e, soprattutto, le denigrazioni personali – peraltro ampiamente smentite dai fatti – lasciano il tempo che trovano. – conclude la nota dell’Asp – La soluzione della vicenda, su cui il Commissario ad acta Longo ed il Commissario straordinario dell’Asp Scaffidi vigileranno costantemente fino al raggiungimento dell’obiettivo accreditamento, si basa sul rispetto della giustizia e della legalità che i due Commissari hanno inteso porre a fondamento della loro azione contrariamente alle manfrine poste in essere, da decenni, sotto gli occhi indifferenti, se non complici, di molti».
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