ACRI «Non va abbandonata l’idea che il Centrosinistra unito potrebbe vincere. Ma non bisogna escludere nessuno a priori». Pino Capalbo, primo segretario Pd di Acri e per ben due volte all’opposizione, oggi è sindaco del Comune dell’entroterra Cosentino.
In un’intervista al Corriere della Calabria commenta la scelta di Amalia Bruni come candidata per la coalizione di Centrosinistra alle prossime regionali e suggerisce eventuali strategie per tendere all’unità.
«Ritengo che Amalia Bruni una personalità riconosciuta a livello internazionale e un profilo civico di alto spessore. – dice Capalbo, tra i primi sostenitori della candidatura di Nicola Irto –Non ho però condiviso la gestione del partito e il mancato coinvolgimento dei territori. Io faccio parte dell’assemblea nazionale oltre ad essere uno dei pochi sindaci che amministrano una città con popolazione superiore a 20mila abitanti». Secondo il primo cittadino di Acri, il “sondaggio” tra gli amministratori promesso da Letta non è stato fatto traducendosi in una mancanza: «Mi sarei aspettato maggiore coinvolgimento».
«Non ho detto di votare de Magistris», dice Capalbo. Circola la voce di frange del Centrosinistra vicine alla candidatura del sindaco di Napoli. Ma questa scissione del consenso, secondo Capalbo non è la soluzione: «La mia preoccupazione era che i vertici nazionali avrebbero potuto pensare a un “patto di non belligeranza” con de Magistris perché correre divisi potrebbe avvantaggiare il Centrodestra».
Eppure nessuna interlocuzione pare esserci: «Non so se per pregiudizio politico o altro, ma de Magistris non è stato tenuto in considerazione. Oggi la situazione è veramente difficile anche se mi auguro sempre che il Centrosinistra possa vincere».
Secondo Capalbo sarebbe utile intraprendere «un ragionamento unitario con de Magistris, ma se lui non vuole lo dica dopo aver partecipato a un tavolo di coalizione con le forze riformiste. Ritengo che un patto di resistenza, così come lo ritiene Oliverio, nei confronti di de Magistris finisca per avvantaggiare sia lui che il Centrodestra».
«Se potessi parlare con de Magistris gli direi che dovrebbe sedersi al tavolo del Centrosinistra perché dovrebbe mettere da parte le legittime aspirazioni personali per vedere se ci sono le condizioni per poter creare un percorso condiviso. L’obiettivo è governare bene»
Uno spunto anche sulla posizione dell’ex governatore, messo da parte dal Pd. Anzitutto, Capalbo non condivide le affermazioni di Oliverio su de Magistris, quando parla di possibile “deriva populista”: «Credo che non si possa fare riferimento a una deriva populista da parte di chi ha ricoperto le funzioni di sindaco perché figura chiamata ad adottare provvedimenti giusti ma impopolari. È lontano dal populismo». Poi aggiunge: «Ritengo vada fatta una rivalutazione della posizione di Oliverio. Il fatto che lui stesso non rinunci all’idea che il Centrosinistra possa vincere se unito, mi trova d’accordo. Io mi batterò affinché questo si faccia. L’avversario non è Oliverio, è il Centrodestra». (redazione@corrierecal.it)
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