CROTONE È arrivato in Italia nella tarda serata di ieri, scortato da personale del Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia, M.E., il cittadino iraniano classe 80, arrestato lo scorso 26 maggio 2021 a Stoccarda dalla polizia tedesca in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso sulla base di una ordinanza di custodia cautelare in carcere del gip del Tribunale di Crotone, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nell’ambito della nota operazione “Ikaros” condotta dalla Polizia di Stato, nel febbraio del 2021, che aveva portato all’arresto di 24 persone. Le accuse, a vario titolo, erano di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, falsità ideologica, traffico d’influenze illecite, corruzione.
In particolare l’arrestato è stato indagato per aver fatto parte di due associazioni per delinquere dedite alla commissione di una serie indeterminata di reati finalizzati a favorire la permanenza illecita, sul territorio dello Stato italiano ed europeo, di soggetti richiedenti asilo, associazioni aventi ramificazioni sul territorio nazionale e all’estero specializzate nelle predisposizione di documentazione falsa attestante residenze fittizie e false assunzioni nei confronti di soggetti richiedenti asilo, per lo più di nazionalità curdo irachena, interessati a ottenere il riconoscimento di una forma di protezione internazionale, non in quanto bisognosi di essere salvaguardati dal loro stato di origine, bensì solo per ottenere un titolo di soggiorno che garantisse loro la libertà di movimento sul territorio italiano ed europeo. A fronte di tali prestazioni i richiedenti asilo erano disposti a pagare delle somme di denaro.
M.E. quale partecipe al sodalizio criminoso, attivo nella città di Crotone, svolgeva l’attività di intermediario tra clienti ed avvocati; in particolare, una volta ricevuti i contatti dei clienti dai procacciatori, li introduceva agli avvocati crotonesi intranei al sodalizio e li assisteva materialmente nelle occasioni in cui si recavano nella città di Crotone, dotati di regolare visto UE, al fine di partecipare alle fasi del procedimento per il riconoscimento del diritto d’asilo a presenza fisica necessaria; in particolare, egli procurava loro una sistemazione alloggiativa in città, li supportava nelle attività amministrative presso la Questura ed assicurava le comunicazioni e le convocazioni in Italia una volta che essi erano rientrati nel loro Paese di origine in attesa della definizione del procedimento.
Il provvedimento a carico dell’arrestato è stato notificato da personale della Polaria di Fiumicino e della Squadra Mobile di Crotone, e dopo le formalità dell’arresto è stato consegnato a personale della polizia penitenziaria per essere associato alla Casa Circondariale di Napoli.
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