Marcello Manna è il nuovo presidente di Anci Calabria

RENDE Marcello Manna è il nuovo presidente di Anci Calabria. Il sindaco di Rende ha ottenuto 66 voti su 185 votanti aventi diritto (92 quelli presenti). Il suo avversario, il sindaco di Marcellinara Vincenzo Scerbo ha ottenuto 26 voti.
L’assemblea congressuale regionale, durata oltre 6 ore – è stata convocata questa mattina al Parco Acquatico di Rende. Finisce l’era da reggente di Francesco Candia, traghettatore dell’associazione nel periodo di vacatio dovuto alla decadenza di Gianluca Callipo, ex sindaco di Pizzo coinvolto in una vicenda giudiziaria. I primi cittadini hanno convenuto sulla necessità di voltare pagina dopo tre anni senza una guida, seppur per un breve periodo, visto e considerato che il nuovo presidente manterrà l’incarico fino a novembre 2022. Respinta la mozione proposta dal sindaco di Vibo, Maria Limardo di rinviare il voto. Lo statuto Anci – si apprende dopo ore di roventi polemiche – «non prevede la possibilità di presentare mozioni».

I grandi assenti e gli Enti morosi

Lungo e acceso il dibattito, con gli interventi dei vari sindaci che non hanno perso occasione nel sottolineare la scarsa partecipazione ai lavori dell’assemblea e l’assenza di numerosi primi di alcuni dei centri più importanti della Regione «perché non in regola con il pagamento della quota annuale associativa». Per Maria Limardo, sarebbe stato giusto procedere con lo slittamento del voto vista l’assenza di “tanti colleghi”. Durissima la risposta del sindaco di Cerisano, Lucio Di Gioia: «Siamo caproni o uomini con orgoglio? Dobbiamo votare, è inconcepibile che non si voti per il mancato pagamento di una quota da poche centinaia di euro». Nei vari interventi più di un amministratore ha richiamato l’imminente appuntamento elettorale, tirato in ballo come «scusa per chiedere il rinvio».

La versione di Scerbo

«Nelle associazioni – dice il sindaco di Marcellinara e candidato alla presidenza Anci – ci sono delle regole e si rispetta lo statuto. Chi è assente avrà le sue motivazioni, forse perché si va al voto prima delle amministrative. Se non esce oggi un presidente, Anci Calabria sarà commissariata e dunque come un’associazione non in grado di darsi un’organizzazione». Il primo cittadino dopo aver presentato il programma e i suoi dieci punti, aveva anche messo sul tavolo l’opportunità di tirarsi indietro per favorire una eventuale proposta unitaria.

La proposta di Manna

«Oggi ci siamo riuniti per discutere a viso aperto sui prossimi obiettivi da raggiungere. Ho visto diversi colleghi andar via perché hanno verificato che le loro quote non sono state pagate. Chi non c’è ha torto. L’associazione deve contare su tutti i comuni e convincere i colleghi morosi a regolarizzare la loro posizione». Sull’attività svolta in questi anni, Manna ricorda la battaglia sulla legge sullo scioglimento dei comuni: «Abbiamo presentato una proposta di legge, perché dopo le inchieste poi capita spesso che arrivi il proscioglimento».

Gli altri punti all’ordine del giorno

Approvati il regolamento congressuale con voto unanime così come il secondo punto legato alle modifiche e adeguamenti dello Statuto regionale. C’è il disco verde dell’assemblea anche sulla proposta di azzeramento del debito sanitario calabrese. Anci giovani, infine, viene istituzionalizzata nello Statuto. (redazione@corrierecal.it)