Non sappiamo e non possiamo essere inglesi. Gli italiani sono altro. In questi giorni di gloria finalmente per un risultato che si attendeva da anni …sono solo 53 dall’ultimo avuto, pensate un po’ se un popolo non più europeo ce lo avesse tolto. Eppure i nostri avversari sul campo erano convinti di avercelo in tasca da qualche giorno. Si erano illusi e persuasi anche dopo soli pochi minuti dall’inizio del match finale di avercelo già in tasca. Ma l’amaro destino ha fatto sì che il titolo andasse alla squadra più forte e più meritevole e costante nel gioco in questo momento. Bisogna difatti ammettere che l’Italia di mister Mancini e company è stata la compagine che dall’inizio del torneo ha manifestato il gioco più bello, più incisivo e più europeo di tutti i partecipanti .
Quello di squadra, quello di gruppo, di amicizia, di gioventù mista a saggezza di qualche figura carismatica in campo cosi come nello staff che ha aggregato l’insieme . Un mix di buone prassi e di sana convinzione che ha fatto risultato. Quello che però è dispiaciuto a me come tifoso sono state alcune reazioni dei giocatori Inglesi. Bisogna ammettere che in questa occasione hanno perso il self tipico degli anglosassoni cadendo in un becero diniego del risultato sul campo e non solo. Hanno perso e non hanno saputo perdere. Hanno rigettato con gesti non sportivi le medaglie a loro assegnate come secondi classificati. Ritengo che questo gesto non sia per niente educativo e sportivo per un paese che partecipa ad una competizione calcistica. Lo sport a qualsiasi titolo insegna correttezza e buon senso educativo anche nella sconfitta. Imparino i nostri amici inglesi dalle gesta di Matteo Berrettini dopo la combattuta finale di Winbledon! Si sono dimostrati razzisti nei confronti dei giocatori che hanno sbagliato i rigori sono andati via anzitempo dal campo (questo è un aspetto meno rilevante ma indicatore di non sportività) senza salutare con i dovuti riconoscimenti il vincitore. Insomma tutto ciò che in un popolo che si è sempre distinto per segnali sociali e comunitari innovativi nessuno si aspettava nemmeno gli italiani residenti .
E se avessero vinto gli Europei? Hanno forse ragione alcuni popoli della isola britannica nel dire che sarebbe stata una iattura se avessero vinto gli Inglesi. Perchè forse avrebbero fatto si, che le loro scelte poco europeiste anche in campo calcistico sarebbero state quelle più giuste e più al passo coi tempi che viviamo. Avrebbero rafforzato un popolo da Brexit che oramai è fuori dal sistema europeo ma che vuole comunque imporre al sistema comunitario del continente una leadership che non attacca, anzi è in controtendenza. Il nostro modo di fare da italiani e da passionari del calcio è decisamente più al passo di altri. Gli inglesi dei tempi migliori ora siamo noi. Devono farsi una ragione, tutti anche loro. Siamo più Europei di tutti con stile e maniera anche per aver contribuito nel post guerra alla costruzione del sistema comunitario europeista. Siamo comunque gli inventori del calcio checché se ne dica da altri. Siamo gli inventori della musica più bella al mondo, la classica e la melodica che non tramonta mai ,convinti dei valori della comunità ,inclusivi e partecipativi del vivere sociale insomma per dirla in breve un popolo che si sta ritrovando nonostante i problemi. E sì. Quelli ci sono sempre e permangono però, quello che ci caratterizza e ci contraddistingue è la nostra caparbietà e la nostra costante e mai domina ricerca della soluzione alle difficoltà anche quando sembrano insormontabili e non di facile intesa. L’avere ritrovato il senso di italianità che si era un pò perso in questi ultimi tempi, quel senso di vivere nel più bel paese del mondo e di poterlo trascorrere nella maniera più serena possibile. Rivedere tutti in piazza anche se con un pò di sana superficialità, lo sventolio del tricolore, i cortei delle macchine nelle grandi e nelle piccole città del nostro paese ci ha fatto rivivere momenti che non vivevamo da qualche tempo, tutto questo ci ha riempito tutti di gioia e di felicità. Ora bisogna che il tutto sia messo a regime ed il tutto sia ridimensionato e riportato nell’ordinario, che la vittoria si assorba e che lo spirito di forza dimostrata dai nostri magnifici 22 calciatori sul campo ci sproni ad azioni di programma che siano finalizzati al recupero dell’economia del nostro Paese. Recuperare pertanto il self italico del nuovo corso europeo. E notizia di ieri che l’Unione Europea ha approvato il Recovery dando cosi facoltà di avviare i programmi e le linee di indirizzo da sviluppare per la rinascita del Paese. Sono disponibili da subito già 25 Miliardi da iniziare a spendere su complessivi 191,5 miliardi di Euro assegnati all’Italia. Ora dimostriamo ai nostri amici Inglesi di essere capaci di vincere e di essere squadra non solo sul campo calcistico o tennistico ma anche in altro.
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