CATANZARO Il gup Barbara Saccà a condannato a due anni e otto mesi Alessandro Doria per il reato riqualificato di istigazione alla corruzione. Doria era accusato dalla Procura di Catanzaro – rappresentata in aula dal pm Graziella Viscomi – di tentata concussione, reato per il quale erano stati chiesti 4 anni di reclusione. Doria, ex sindaco del Comune di San Vito sullo Ionio, difeso dagli avvocati Enzo Galeota e Antonio Lomonaco, era stato posto ai domiciliari lo scorso 22 aprile in relazione a un presunto caso di corruzione nell’ambito dell’iter per la realizzazione del parco eolico nel territorio del comune di San Vito sullo Ionio.
Doria avrebbe richiesto, tramite il denunciante, la somma di 5mila euro ai dirigenti della società “Parco Eolico di S. Vito S.r.l.”, incaricata della realizzazione del parco eolico, per portare all’ordine del giorno del Consiglio Comunale del centro sanvitese lo svincolo demaniale degli “usi civici”, provvedimento necessario per il completamento del progetto, avviato nel 2002. Ad avvenuta deliberazione favorevole, il Doria avrebbe ottenuto l’ulteriore versamento di 75mila euro. Inoltre, durante lo svolgimento delle indagini, sarebbe emersa una ulteriore e diversa condotta illecita da parte dello stesso sindaco di San Vito sullo Jonio, consistita nel richiedere indebitamente la somma di 1.500 euro all’imprenditore catanzarese Mario Minieri, titolare della “Minieri King Elettrica”, anch’egli imputato nel processo con rito ordinario, impegnandosi, come contropartita, a fargli riconoscere e liquidare dall’amministrazione comunale crediti per 20mila euro, corrispondenti a lavori relativi al servizio di depurazione comunale. L’accordo tra i due sarebbe stato sancito a Montepaone nell’agosto 2019.
Oggi il gup ha inoltre rigettato, su richiesta delle difese, la domanda risarcitoria della parte civile costituita Parco Eolico.
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