Barreca, il cantautore calabrese si racconta: «Canto l’amore e le mie fragilità»

COSENZA Calabrese doc, il cantautore Barreca questa sera si esibirà all’Anfiteatro Unical di Rende dove aprirà il concerto di Colapesce e Dimartino.

Ogni storia è giusto che venga raccontata dall’inizio. C’è stato un momento, nella tua vita, in cui hai capito che avresti voluto vivere di musica?

Ho capito che non potevo fare più a meno della musica quando, tenendo un microfono tra le mani, mi sono sentito in piena connessione con il mio mondo ideale, con i sogni e con la voglia di giustizia. La musica per me non sarà mai un mestiere o un qualcosa dove esibire virtuosismi, apparizioni o il guadagno; ho sempre visto l’arte come una necessità, uno strumento in grado di tirar fuori tutte le fragilità, quindi fin quando la musica avrà questo potere su di me io non l’abbandonerò mai.

Parliamo del tuo lavoro “Dall’altra parte del giorno”, come nasce l’album, qual è l’idea narrativa?

“Dall’altra parte del giorno” è nato sicuramente da una forte ostinazione, sono stati tre anni di gestazione accomunati innanzitutto da un forte lavoro di squadra con Riccardo Anastasi, che ha curato gli arrangiamenti, e Benedetto Del Maio, che ha curato i miei testi assecondando il mio caos interiore; con loro c’è questa alchimia che ha permesso di far risultare tutti i brani credibili sia dal punto di vista musicale che dal punto di vista dei testi. L’album rispecchia la vita di un ragazzo di 35 anni che vive la sua visione dell’amore ma anche e soprattutto delle fragilità, che prima erano una limitazione e oggi, invece, sono un punto di forza. Questo aspetto è stata una sorta di psicoterapia che ha creato un concept album, un vero e proprio viaggio interiore, mi sono messo a nudo e spero che l’ascoltatore possa rispecchiarsi in queste 10 storie.

Come hai vissuto il periodo di stop generale e come stai vivendo questo periodo di ripartenza?

Andrò controcorrente ma questo stop forzato ha generato in me una creatività maggiore. Tutto è partito da un evento poco positivo della mia vita, la fine di una storia d’amore che, in realtà, è stato uno slancio per riprendere tante cose che avevo lasciato in sospeso, riversando tutto nella musica. Mi sento veramente rigenerato da questa situazione paradossale, e dentro di me oggi c’è anche una rinnovata forza che è venuta fuori in maniera quasi naturale.

Come è nata la scelta del tour unicamente in Calabria?

Girare l’Italia in lungo e in largo è una delle primissime cose che abbiamo voluto fortemente, però è giusto presentare questo album dove è nato, in posti davvero suggestivi che possono enfatizzare maggiormente il tutto. Questo disco è nato in Calabria ma poi, finito questo tour promozionale, sicuramente ci sarà un prossimo tour in giro per tutta Italia.

Progetti futuri di Barreca?

Sono abituato veramente a vivere il momento e non mi piace fare progetti a lungo termine. Adesso sono molto concentrato sul tour estivo, quello che posso dire è che ascolterete sicuramente qualcosa di nuovo a settembre. Per il momento vi aspetto stasera all’Anfiteatro Unical di Rende (CS) dove aprirò il concerto di Colapesce e Dimartino, sarà una gran bella serata.