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Il Covid torna a correre in Italia. Indice a 0.91

Nel report dell’Iss emerge che 19 regioni sono a rischio moderato. Cresce la presenza della variante Delta

Pubblicato il: 16/07/2021 – 11:30
Il Covid torna a correre in Italia. Indice a 0.91

ROMA La curva dei contagi sale in Italia e, conseguentemente, l’indice Rt corre. Stando alle ultime rilevazioni dell’Istituto superiore di sanità per il monitoraggio dell’epidemia nel Paese quell’indice si attesta ora a 0.91, appunto in crescita rispetto alla scorsa settimana in cui quel dato si fermava a 0.66. A spingere l’incremento dei contagi la circolazione della variante Delta che, secondo il report Iss-ministero della Salute, aumenta in percentuale la presenza anche nel nostro Paese.

La situazione delle Regioni

Dalla bozza di rapporto in esame alla cabina di regia per il monitoraggio della pandemia in Italia, emerge un peggioramento in quasi tutte le regioni. «Il quadro generale della trasmissione dell’infezione da Sars-CoV-2 – si legge nel testo redatto dagli esperti con i dati relativi alla settimana 5-11 luglio – torna a peggiorare nel Paese con quasi tutte le Regioni e province autonome classificate a rischio epidemico moderato». In particolare scrivono, «sono 19 le Regioni e le Province autonome classificate a rischio moderato e due (Trento e Valle D’Aosta) a rischio basso».
«L’impatto della malattia Covid-19 sui servizi ospedalieri – dicono gli esperti – rimane minimo con tassi di occupazione in area medica e terapia intensiva ancora in lieve diminuzione». «La trasmissibilità sui soli casi sintomatici aumenta rispetto alla settimana precedente, sebbene sotto la soglia epidemica, espressione – spiegano – di un aumento della circolazione virale principalmente in soggetti giovani e più frequentemente asintomatici».
«Nessuna Regione o provincia autonoma – specificano gli analisti – supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è 2%, con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 187 (al 6 luglio) a 157 (al 13 luglio). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale rimane al 2%. Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 1.271 (6 luglio) a 1.128 (13 luglio)».

La “corsa” della variante Delta

L’allarme che lanciano gli esperti dell’Iss-ministero della Salute è sull’incremento dei casi legati alla variante Delta per il quale chiedono contromisure rapide. «La circolazione della variante Delta – sottolineano a questo proposito – è in aumento anche in Italia. Questa variante sta portando ad un aumento dei casi in altri paesi con alta copertura vaccinale, pertanto è opportuno realizzare un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi».
«È prioritario raggiungere una elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione in tutti gli eleggibili – avvertono – con particolare riguardo alle persone a rischio di malattia grave, nonché per ridurre la circolazione virale e l’eventuale recrudescenza di casi sintomatici sostenuta da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità. Sulla base dei dati e delle previsioni Ecdc, della presenza di focolai causati dalla variante virale Delta in Italia e delle attuali coperture vaccinali, è opportuno mantenere elevata l’attenzione, così come applicare e rispettare le misure necessarie per evitare un aumento della circolazione virale».

Contagi in crescita

Ma è in generale l’innalzamento della curva dei contagi ad emergere dalla bozza del report. «Aumenta – scrivono gli esperti – il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (2.408 contro 1.539 la settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti scende ulteriormente (31% contro 32,6% la scorsa settimana). Aumenta la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (46,2% contro 40,3%). Infine, il 22,8% è stato diagnosticato attraverso attività di screening».

I dati della settimana

E nel report vengono riportati i dati che fanno denotare la crescita delle infezioni da Covid in Italia. «Aumenta – scrivono – l’incidenza settimanale a livello nazionale (14 per 100.000 abitanti (5-11 luglio) contro 9 per 100.000 abitanti (28 giugno – 4 luglio) dati flusso Iss. L’incidenza è ancora sotto il valore di 50 per 100.000 abitanti ogni 7 giorni in tutto il territorio». «Prosegue la campagna vaccinale – fanno anche notare gli esperti – e l’incidenza è attualmente ad un livello che potrebbe consentire il contenimento dei nuovi casi».

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