CANNES «Questo film non è come “A Ciambra”, anche se a recitare con la protagonista c’è la sua famiglia reale, i rapporti tra di loro sono veri, inseriti però in una struttura narrativa inventata, che ho scritto io. Basata su una realtà che viviamo quotidianamente». Jonas Carpignano torna a Cannes per la terza volta e conquista con “A Chiara” la Europa Cinemas Cannes Label per il miglior film europeo alla Quinzaine des Realizaterus, la importante sezione indipendente del festival di Cannes. Il regista italo-americano bissa il successo del 2017, quando con il suo primo film A Ciambra (girato in Calabria), si aggiudicò il medesimo premio.
Quattro anni dopo A Ciambra, incentrato sulla figura dell’adolescente Pio Amato e sulle dinamiche quotidiane della comunità rom di cui fa parte, il regista questa volta ”inventa” una storia, quella della famiglia Guerrasio (interpretata dall’intera famiglia Rotolo): il marito Claudia e Carmela e le tre figlie, con la mediana Chiara (Swamy Rotolo), quindici anni, che all’improvvisa scomparsa del padre inizia a indagare sui motivi che lo hanno spinto a lasciare Gioia Tauro. Più si avvicinerà alla verità, più sarà costretta a riflettere su che tipo di futuro vuole per sé stessa.
x
x