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Librandi presenta il primo bilancio di sostenibilità e ottiene la certificazione Equalitas

Equalitas è un protocollo volontario del settore vitivinicolo. La storica cantina ha applicato un rigido e articolato protocollo di impegni

Pubblicato il: 16/07/2021 – 7:19
di Saveria Sesto*
Librandi presenta il primo bilancio di sostenibilità e ottiene la certificazione Equalitas

CROTONE «Per le aziende enologiche non basta più produrre seguendo criteri green, riducendo l’uso degli antiparassitari ed il numero dei trattamenti. Se si vuole essere green per davvero e fare la propria parte per una nuova economia che guardi ad obiettivi globali, sociali ed ambientali allora bisogna mettere in atto azioni che nel tempo apportino ricadute di benessere generale». «E quindi abbandoniamo le vecchie idee di cantine, di vendemmia, di produzione ed impresa e proiettiamoci con un pensiero proattivo, anticipatore di problemi, e correttivo per operare secondo sostenibilità.
Un termine entrato nel nostro lessico, spesso vago per molti, ma se praticato da un’impresa richiede, invece, un percorso di buone pratiche che si devono consolidare, concretizzare e rappresentarne la filosofia e la quotidiana vita aziendale».

La certificazione Equalitas

Equalitas è un protocollo volontario del settore vitivinicolo, nato nel 2015 da un’iniziativa di Federdoc ed Unione Italiana Vini, che fornisce una certificazione di garanzia di qualità per il consumatore. La cantina Librandi applicando un rigido e articolato protocollo di impegni ha ottenuto la certificazione dopo anni di serio lavoro incentrato su tre pilastri aziendali e su solidi requisiti sociali, economici ed ambientali.
Rispetto a questi ultimi l’applicazione delle buone pratiche riguarda tutte le fasi della produzione in vigna, in vinificazione, imbottigliamento e packaging finalizzando tutto alla riduzione dei consumi, non solo di antiparassitari e prodotti enologici, ma di vetro delle bottiglie (oggi più leggere 600 g contro i 750 g di prima), di etichette su carte provenienti da filiere controllate e di fornitori certificati. Buone pratiche sociali ed economiche ha significato per Librandi «rapportarsi al capitale umano instaurando solide relazioni di crescita dei propri dipendenti con zero turnover in uscita, ma nuove assunzioni qualificate attraverso stage e percorsi di formazione, nel rispetto dei quali l’azienda applica pedissequamente il CCNL Industria alimentare, garantendo contratti a tempo indeterminato, benefit aziendali e retribuzione media superiore alla media territoriale». «Sociale significa, ancora, accrescere la tutela dei piccoli conferitori, “I Vignaioli del Cirò, attraverso la sottoscrizione di un accordo di conformità ai principi di sviluppo sostenibile e di una politica dei prezzi adeguata. «In relazione all’ambiente la cantina è dotata di un importante impianto fotovoltaico che provvede a circa il 25-30% del fabbisogno di energia e per il futuro l’efficientamento energetico di un -10% di consumo si otterrà con l’ammodernamento degli impianti di refrigerazione ed entro il 2022, la riduzione della Carbon Footprint (indicatore relativo alle emissioni di CO2 e altri gas serra) e della Water Footprint (quantità di acqua utilizzata dall’azienda) dovrà prevedere meccanismi di compensazione delle emissioni con iniziative sostenibili. Il percorso virtuoso si traduce in maniera oggettiva anche con le buone pratiche di comunicazione e trasparenza verso tutti gli stakeholder e nel rispetto del welfare aziendale connotato da valori sacrosanti: non discriminazione, Integrazione, Rapporto paritario, Fiducia, Diligenza, Lealtà e Legalità».

Agronomo*

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