COSENZA Mentre in quasi tutta Italia la domanda immobiliare cresce, nonostante la pandemia, la Calabria va in controtendenza facendo registrare peggioramenti sul fronte degli investimenti immobiliari.
È quanto emerge dall’indagine condotta dal centro studi della Fimaa Confcommercio – Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari sul sentiment del mercato immobiliare residenziale nel primo quadrimestre, secondo la quale in Calabria il 33,3% degli agenti immobiliari intervistati ha registrato un peggioramento della domanda per acquisto (a fronte di un 8% nazionale) a cui fa da contraltare un miglioramento dell’offerta in vendita 66,7 % (contro il dato nazionale del 29,4%). Questo indica che se da un lato i calabresi non comprano l’offerta a disposizione continua ad essere alta con conseguente inoccupazione di numerosi appartamenti, in costruzione e non solo, presenti nelle nostre città.
Zone più richieste nella domanda di acquisto di immobili residenziali (valori % sul totale di risposte multiple fornite)Ciò nonostante il volume dei prezzi di vendita risulta essere invariato rispetto al periodo pre-covid. Infatti la totalità degli intervistati ha dichiarato che i prezzi negli ultimi due anni sono rimasti sugli stessi livelli.
Per quanto concerne la domanda, la zona maggiormente prescelta per l’acquisto risulta essere la periferia dei capoluoghi 36,0%, seguita dal centro 28%, dalle località turistiche 23,8% e dall’hinterland 12,2%. Nessuna preferenza invece per le zone di campagna, i borghi e le zone verdi.
I calabresi quindi preferiscono sempre più la vita di città a quella di paese, puntando a spostarsi sempre più nelle vicinanze dei capoluoghi di provincia dove le attività commerciali e culturali sono molto più numerose.
Ulteriore aspetto interessante è quello relativo alle caratteristiche intrinseche dell’abitazione più richieste nella compravendita. A primeggiare in questo caso sono la terrazza e il giardino privato (33,3%). Le condizioni di mercato e lo smartworking fanno scegliere inoltre nel 14,7% dei casi una stanza (o più) da adibire ad ufficio mentre poca attenzione viene data agli immobili da ristrutturare preferendo abitazioni pronte all’uso.
In merito all’impulso che la nuova misura del Governo il bonus 110% ha dato al mercato immobiliare, secondo il 66,2% degli agenti intervistati, in Calabria l’approvazione del bonus non ha avuto ricadute importanti sul mercato, mentre per il 33,8% sta amplificando la domanda di appartamenti da ristrutturare.
Sul fronte mutui, nonostante il forte incremento di liquidità nei depositi bancari pari a 126 miliardi registrato nel 2020, la totalità delle compravendite in Calabria si poggia con una richiesta di mutuo pari all’80% del valore dell’immobile. Nulle le richieste di finanziamento al 100% del valore dell’immobile probabilmente legate alla diffidenza da parte degli istituti di credito a concedere questo tipo di prestito se non dietro la prestazione di adeguate garanzie. Questo indica che se non si ha a disposizione un po’ di denaro l’acquisto della casa risulta difficile soprattutto per i giovani interessati da lavoro precario e difficoltà di risparmio.
Guardando al mercato delle case vacanza, secondo le previsioni degli agenti immobiliari Fimaa, le seconde case registreranno nel 2021 un aumento delle transazioni rispetto al 2019, a causa degli effetti della pandemia da Covid-19 e dello smartworking nella sfera psico-sociale dei clienti-consumatori, sempre più orientati ad abitare le seconde case al mare, in montagna, o comunque fuori dai grandi centri abitati, tutto l’anno (66.7% di riasposte). La forte richiesta provocherà quest’anno un’impennata dei prezzi, con conseguente maggior dispendio per le famiglie che sceglieranno questa opzione abitativa.
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