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i nodi politici

Continua il letargo del Pd a Crotone

Dopo la debacle delle amministrative, i dem non danno segnali di ripresa, dilaniati da antipatie e dissapori

Pubblicato il: 21/07/2021 – 17:14
di Gaetano Megna
Continua il letargo del Pd a Crotone

CROTONE Si muovono tutti tranne il Partito democratico. Nella provincia di Crotone la campagna elettorale è partita in pompa magna e i partiti e i movimento  civici hanno già individuato i candidati, anche se non tutti hanno ufficializzato la scelta. Solo il Pd è assente in questa fase e non dà segni di vita sia a livello provinciale che cittadino. Qualche piccolissimo segnale di vitalità arriva dal circolo on line “Nilde Iotti”, che sta dando contributi al dibattito sulle questioni amministrative di Crotone.
Non c’è nessuna nota diffusa dal commissario provinciale Franco Iacucci, che manca dalla città pitagorica dallo scorso mese di ottobre. Da quando, per la prima volta nella storia, la sinistra è stata cancellata dal consiglio comunale di Crotone. Non è stato presentato nessun candidato alla carica di sindaco o liste con esponenti dem. Una debacle. Il Pd non si è più ripreso dopo quella botta. Non si è ripreso anche perché, nonostante sia stato toccato il baratro, non sono venute meno le divisioni e i litigi che hanno caratterizzato l’attività politica di questo partito negli ultimi anni. Dopo qualche segnale quasi impercettibile anche il Pd cittadino, quello presieduto dalla segretaria Antonella Stefanizzi,  è andato in letargo.
In questa delicata situazione le scelte e le proposte dei candidati non partono da Crotone e magari avvengono sulla base di rapporti interpersonali tra gli aspiranti candidati e dirigenti dem che vivono ed operano lontani dalla provincia pitagorica. Un metodo che indebolisce gli aspiranti consiglieri regionali e favorisce quelli che vengono proposti nelle altre aree della circoscrizione centro. La sinistra di Crotone e non solo, sino a qualche anno addietro, riusciva ad eleggere più rappresentanti nell’assemblea regionale. Sono lontano quei tempi non solo per colpa di una legge elettorale penalizzante, ma anche perché il territorio pitagorico è diventato terra di conquista per i candidati di Catanzaro e Vibo Valentia. Un processo favorito dalla litigiosità interna.
C’è anche da rilevare che in terra crotonese non mancano coloro che cambiano spesso casacca per un “coppino di brodo”. In queste ore circolano voci di dirigenti Pd, che hanno avuto ruoli importanti, che starebbero trattando con candidati di centrodestra di altri territori per assicurarsi il “piatto di lentichie” anche per la prossima legislatura. L’assenza del Pd nel dibattito, poi, potrebbe favorire le operazioni politiche finalizzate alla raccolta di consensi da parte di alcuni candidati. Per una strana combinazione, solo per fare un esempio, in questi giorni di inizio di campagna elettorale si stanno svolgendo una serie di concorsi all’Azienda sanitaria provinciale. Si assumono medici, altro personale e si decidono e assegnano ruoli dirigenziali importanti. Le male lingue dicono che ci sarebbe stato il tentativo di pilotare i concorsi per fini elettorali. Magari non c’è nulla di vero, ma la presenza di una forza di opposizione storicamente radicata nel territorio avrebbe potuto garantire un maggiore controllo delle scelte che vengono fatte. 

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