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L’APPELLO

Corigliano Rossano, degrado in alcune zone della città: appello dei cittadini al prefetto – FOTO

I residenti di via Cesaro lamentano un’infestazione di ratti in località Porta dell’Acqua e rifiuti abbandono di altre zone. «Nessuna risposta dal Comune»

Pubblicato il: 23/07/2021 – 14:27
Corigliano Rossano, degrado in alcune zone della città: appello dei cittadini al prefetto – FOTO

CORIGLIANO ROSSANO Appello al prefetto di Cosenza su impulso dei residenti di Via Cesaro, nel comune di Corigliano Rossano constatata «la più totale assenza di ogni richiesto intervento di qualsiasi tipo da parte dell’Amministrazione Comunale, del vertice politico-amministrativo e di tutti i suoi uffici più volte formalmente coinvolti, in primis quello ambiente e servizi sociali letteralmente latitanti rispetto a segnalazioni e denunce fatte da anni in tutte le sedi» ed in attesa che «la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari dia finalmente seguito alle diverse denunce sporte per le gravi omissioni ed inerzia dell’ente e del Sindaco quale massima autorità sanitaria rispetto ad una emergenza igienico-sanitaria e di incolumità pubblica».

Le richieste

Diverse le richieste oggetto dell’appello. In primo luogo, i cittadini chiedono all’Autorità di «far predisporre da parte dei soggetti competenti, nel citato quartiere della storica Camara Cerasaro (a pochi metri da Carabinieri, Polizia Municipale e Comune), in cui continuano ad insistere discariche abusive, edifici pericolanti, canili privati, case occupate ed uno stato di illegalità diffusa e di permanente emergenza igienico-ambientale, un urgente quanto imponente intervento di derattizzazione, poiché l’intera area risulta letteralmente infestata da topi, come certificato nella giornata di ieri (giovedì 22 luglio) da società specializzata incaricata privatamente; provvedendosi altresì più volte richiesto taglio dell’enorme fico selvatico insistente sul percorso della storica Porta dell’Acqua, da sempre covo di ratti, rettili e insetti di ogni dimensione, soprattutto d’estate, in coincidenza dell’area deposito rifiuti urbani».

Viene inoltre richiesto di esortare «i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile a formalizzare, a beneficio della sicurezza di tutti, anzi tutto di passanti e residenti, lo stato di pericolosità o meno dell’immobile insistente su Via Cersararo, andato distrutto a causa di un incendio il 24 giugno 2019, fatto subito abbandonare dai dimoranti dell’epoca, transennato dalla manutenzione comunale alla presenza di tutte le forze dell’ordine e dello stesso Sindaco, ma riabitato indisturbatamente ed abusivamente subito dopo, una volta fatte sparire le transenne comunali;inviti la Guardia di Finanza a verificare se le più volte denunciate situazioni di emergenza igienico-sanitaria, espressamente riferite ai dimoranti dei due immobili in questione siti in Via Cerasaro il cui evidente stato di disagio è stato più volte segnalato invano ai servizi sociali del Comune di Corigliano-Rossano, siano o meno, tutte o in parte, conseguenza di eventuali situazioni di disagio/indigenza economica oppure non giustificate e non giustificabili, oltre che per aperta violazione di norme di ogni genere, anche alla luce della quantità dei diversi sostegni economici pubblici di cui i soggetti in questione eventualmente beneficiano».

Denunce e sopralluoghi

«A distanza di mesi dall’ultima denuncia e dai successivi ed inutili sopralluoghi della Protezione Civile e della manutenzione comunale, – si legge ancora nella nota – non è stata emessa e/o comunque eseguita alcuna ordinanza da parte dell’ufficio comunale ambiente, neppure per far togliere un materasso sudicio di urina e covo di animali; non si è provveduto a mettere in sicurezza l’edificio incendiato; non è stata rimossa la discarica abusiva in pieno centro che aumenta di giorno in giorno; non sono stati prelevati i cani randagi tenuti in cattività e in uno stato di grave emergenza igienico-sanitaria; non è stato mai verificato il rispetto delle norme di abitabilità e di conformità dei servizi igienici delle due abitazioni in questione; non è stata mai verificata l’eventuale occupazione di immobili; non è stato messo in atto, da parte dei servizi sociali comunali, alcun intervento finalizzato quanto meno a tutelare, assistiti dalla forze dell’ordine, soggetti eventualmente più deboli e in stato di disagio, dimoranti in evidente condizione anti-igienica all’interno degli immobili oggetto delle denunce. Alla luce di tanto e degli eccessivi ritardi a tutti i livelli, perdurando lo stato di invivibilità e di grave rischio igienico dell’intero quartiere causa puzza nauseabonda, ratti, insetti ed insalubrità dell’aria, saranno verificate e denunciate eventuali inerzie ed omissione di tutte le autorità competenti, nessuna esclusa».

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