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Crotone, i rilievi della prefettura e la rettifica del Comune. «Ma l’ordinanza non ha cessato la sua efficacia»

L’Ufficio è intervenuto sul provvedimento emanato dal sindaco Voce sull’emergenza rifiuti. «Secondo provvedimento non è correlato»

Pubblicato il: 23/07/2021 – 15:52
Crotone, i rilievi della prefettura e la rettifica del Comune. «Ma l’ordinanza non ha cessato la sua efficacia»

CROTONE «Si rende noto che lo scorso 19 luglio, il Prefetto ha indirizzato al Sindaco di Crotone alcuni rilievi di illegittimità dell’ordinanza con la quale, nella medesima data, era stato ordinato ad una società privata di provvedere dal 20 luglio 2021 al 31 luglio 2021, allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani prodotti dall’impianto di trattamento di Ponticelli». Così in una nota diffusa dalla prefettura di Crotone a commento dell’ordinanza del sindaco Vincenzo Voce sul tema dell’emergenza rifiuti.

I rilievi della prefettura

«In particolare, – riporta la prefettura – è stato rilevato che è illegittimo il richiamo contestuale nell’ordinanza degli artt. 50 e 54 del Testo Unico degli Enti Locali (Tuel). Tali disposizioni conferiscono, infatti, ai Sindaci specifici poteri di ordinanza, sulla base di presupposti molto diversi tra di loro e per disciplinare fattispecie diverse. Mentre le ordinanze ex art. 50 sono adottate dal Sindaco quale organo apicale dell’Ente al fine di fronteggiare una eccezionale ed imprevedibile emergenza sanitaria o di igiene pubblica, a carattere esclusivamente locale, quelle adottate ai sensi dell’art. 54 comma 4 del Tuel sono emanate dal Sindaco, in qualità di Ufficiale di Governo, previa comunicazione al Prefetto, e sono finalizzate a prevenire ed eliminare gravi pericoli idonei a minacciare l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana».
Ulteriore segnalazione riguarda la mancanza di «alcuna preventiva comunicazione effettuata circa l’emissione dell’ordinanza il cui contenuto deve essere concordato con il Prefetto anche al fine di consentire la predisposizione degli strumenti necessari alla sua attuazione».

Il provvedimento di rettifica del sindaco

«In data odierna – scrive ancora la prefettura -, il Sindaco di Crotone, prendendo atto di quanto segnalato, ha emesso provvedimento di rettifica della precedente ordinanza, eliminando ogni riferimento all’art. 54 Tuel il quale sarebbe stato inserito “solo per mero refuso, considerato che i presupposti normativi sono riferibili agli artt. 50 d.lgs. 276/2000 e 191 d.lgs. 3 aprile 2006 n. 152”. L’ordinanza emessa nella giornata di ieri – che dispone il temporaneo deposito di rifiuti presenti nei locali di proprietà di Akrea Spa – non ha alcuna correlazione con i rilievi formulati dal Prefetto sull’ordinanza del 19 luglio, avendo presupposti e finalità del tutto diversi».

«L’ordinanza non ha mai cessato di produrre i suoi effetti»

Il Comune rende però noto che «l’ordinanza non ha mai cessato di produrre i propri effetti».
«La Prefettura, – si legge nella nota firmata dal sindaco Voce – nell’esercizio delle proprie prerogative, ha semplicemente sollevato dubbi in ordine ad alcuni profili giuridici di tale provvedimento. Tali dubbi, chiariti in una immediata nota di riscontro tempestivamente inoltrata, sono stati definitivamente dipanati in base ad un provvedimento di rettifica emesso in data odierna dal sindaco Vincenzo Voce nel pieno rispetto del principio di leale collaborazione fra enti. Si ribadisce altresì che il secondo provvedimento contingibile ed urgente emesso nella giornata di ieri dal sindaco al fine di individuare un’area di stoccaggio provvisoria di rifiuti presso il piazzale di proprietà di Akrea non ha nessun legame con la questione di regolarità amministrativa posta dalla Prefettura, trattandosi di provvedimento supplementare finalizzato ad imprimere – unitamente al primo provvedimento emesso in data 19 luglio – una svolta decisiva ai fini della risoluzione dell’emergenza ambientale. Entrambi i provvedimenti non hanno quindi mai smesso di dispiegare i propri effetti: gli scarti di lavorazione prodotti presso l’impianto di Ponticelli non hanno mai smesso, a decorrere dal 19 luglio scorso, di essere conferiti presso la discarica di Sovreco ed in corso di allestimento l’area di stoccaggio di rifiuti presso l’area antistante il capannone di Akrea». E conclude: «In base quanto esposto, al solo fine non ingenerare dubbi rispetto al superiore monito dell’ufficio territoriale del governo questa mattina è stato adottato un atto di mera rettifica della precedente ordinanza sindacale».

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