COSENZA L’Italia femminile del basket 3×3 sogna di salire sul podio più alto alle Olimpiadi di Tokyo. Il peso della squadra è tutto sulle spalle del capitano delle azzurre, il play italoamericano Rae Lin D’Alie. La cestista, di 33 anni, ha origini calabresi. I bisnonni, infatti, sono emigrati in America da Lazio, Campania, Sicilia e Calabria e allo «sbarco negli Usa – confessa in una intervista a Repubblica – il cognome fu trascritto con un errore mai più corretto. «Sono l’ultima di sei figli dice il capitano azzurro – non conoscevo l’italiano e adesso canto tutto l’inno di Mameli». Una famiglia di sportivi, la sua: il papà è stato un buon pugile: conosciuto sul ring come di “The Italian Bomber”.
Meno di un metro e sessanta di altezza, D’Alie è sempre stata punzecchiata da chi, sin da piccola, le consigliava di dedicarsi ad un altro sport. «La pallacanestro è per atleti con il fisico da gigante» le ripetevano, ma l’italoamericana ha continuano a coltivare la sua passione rispondendo alle critiche ed ai critici con prestazioni da top player. La sua tenacia le ha permesso di conquistare un mondiale nel 2018 e segnare il canestro vincente che è valsa la qualificazione dell’Italia alle Olimpiadi. Ora la grande chance, la possibilità di diventare campionessa e conquistare la medaglia d’oro. «Da tre anni sogno, di salire da più bassa, il più grande gradino del podio». (f. b.)
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