LAMEZIA TERME È il momento di dare una svolta «per evitare la continuità dell’amministrazione Spirlì e del salvinismo in Calabria. E la svolta può essere soltanto Amalia Bruni». Il claim di Enrico Letta, segretario del Pd, viene declinato spesso nel corso della conferenza stampa che apre la campagna elettorale del centrosinistra. Per questa «svolta» si parte subito e si ragiona sui temi dell’emergenza calabrese: sanità, turismo, beni culturali, giovani. E, spiega Letta, «siamo disponibili a discutere con tutti». Dove «tutti» sono anche Mario Oliverio e Luigi de Magistris, il primo possibile candidato, il secondo già in campo da mesi per le regionali che verranno. Il segretario dem, però, non si dilunga a discutere degli altri (ed estende l’invito a discutere anche all’ex candidato di Italia Viva Ernesto Magorno): «Oggi il centro della scena è Amalia, un candidato di altissimi profilo che ci aiuterà a fare della vicenda calabrese una questione nazionale». Per ciò che riguarda più strettamente la vita del partito in Calabria, Letta ha detto che il congresso si farà dopo le Regionali. Fino ad allora, i dem saranno governati dal commissario Stefano Graziano.
Letta invita tutti a contribuire alla corsa del centrosinistra: «Si può lavorare per questa svolta in tanti modi: essere direttamente candidati o aiutarci a costruire il campo». Non è questione generazionale: «Il Pd – continua Letta – non è un partito che rottama i vecchi, è fatto di generazioni diverse che si tengono per mano. Il percorso non si interromperà, il rinnovamento continua». La presenza in Calabria è la prima nel cammino verso le Regionali («ma conosco bene la regione, l’ho frequentata nelle mie precedenti incarnazioni») ma non sarà ovviamente l’unica. Perché il Pd punta molto su Bruni: «Da lei può venire l’unica vera svolta». Una stoccata a de Magistris: «Ieri a Napoli il tema centrale era come far sì che il comune di Napoli esista ancora dopo dieci anni (di sindacatura de Magistris, ndr)». Davanti a un’altra situazione drammatica come quella della Calabria «l’impegno che io metto è a far sì che la regione esca dalla straordinarietà, che si superi il commissariamento della sanità anche con una nostra proposta per gestire la situazione che tenga conto delle differenti responsabilità regionali e nazionali. Ci deve essere corresponsabilità tra Stato e Calabria. È l’impegno che prendo insieme ad Amalia, difficile trovare una persona migliore per affrontare questo tema».
«Sono qui – dice Letta – perché voglio continuare a considerare la vicenda calabrese non come una vicenda marginale, come una campagna elettorale qualunque (per la quale è necessario fissare data del voto al più presto). Io mi ho accettato la richiesta dei democratici di Siena e Arezzo e sarò anch’io candidato in una sfida tutt’altro che scontata: sarò impegnato moltissimo in tutti e 35 i Comuni di quel collegio, ma mi vedrete spesso in Calabria perché considero questa regione importante. Vogliamo dare un senso nazionale a questa candidatura. Aiuteremo questa regione anche nel dopo elezioni, vogliamo dare un messaggio a tutto il Mezzogiorno».
Un passaggio sulle Primarie («che sono andate tutte molto bene: Roma, Bologna e Torino»): «Ho considerato che potessero essere uno strumento anche qui ma si è stabilito che, come in altre parti, fosse più giusto e utile un percorso di ascolto dei gruppi dirigenti, che ha portato un’ottima soluzione. Sono contento del metodo e guardo avanti». Una risposta indiretta a Mario Oliverio (che ha chiesto recentemente le Primarie): «Ho stima e considerazione per Oliverio ma non aggiungo altro perché sono qui per lanciare la candidatura di Bruni, è lei il centro della scena: è la nostra grande scommessa, di carattere nazionale, perché la Calabria deve essere al centro della scena nazionale».
«Trovo – ha detto ancora Letta – che ci sia una generale disattenzione dell’opinione pubblica nazionale rispetto a questa importantissima sfida calabrese. Aver scelto Amalia vuol dire profondere un impegno fortissimo per rendere la vicenda calabrese una questione nazionale. Mi colpisce vedere che la vicenda calabrese sia finita nelle pagine interne dei media nazionali. Per noi sarà una questione di riscatto nazionale. Da questa fase di ricostruzione noi ne usciremo con il rilancio del Mezzogiorno e della Calabria».
La legge elettorale e la situazione politica, ha aggiunto Letta ragionando su potenziali alleati, «fanno sì che o si vuol fare testimonianza o si vuole vincere: se si vuole vincere si deve convergere su Amalia Bruni. Siamo disponibili discutere con chiunque, se vogliono evitare la continuità dell’amministrazione Spirlì. Non si può dare continuità al salvinismo in Calabria, è il momento di una svolta». A Salvini Letta concede solo un «ringraziamento per essersi vaccinato, è una buona notizia per il Paese. Credo che l’appello di Draghi dell’altro giorno sia stato molto efficace».
«Io sono la candidata civica di una coalizione di centrosinistra che ho fortissimamente voluto, puntualizza subito la Bruni nella conferenza stampa con Letta. «Ho voluto fortissimamente – ha spiegato la Bruni – perché le difficoltà di questa terra sono tante e dobbiamo metterci tutti nello stesso lato. La mia scelta è però anche nel metodo, la scelta di avere accettato nella mia coalizione i partiti Pd, M5S che sono al momento al governo ci consentirà un legamene forte con il centro e questo può aiutate la Calabria a uscire dall’attuale situazione, perché le cose si cambiamo da dentro le istituzioni. Bisogna avere metodo, pazienza coraggio e determinazione, guardare alto e lungo, puntare sulla qualità degli interventi e avere persone capaci, c’è da fare un lavoro immenso, però il mio senso di impegno è sempre sociale, per questa collettività che ho sempre curato come medico. Mi sono occupata di 13.500 pazienti affetti, io oggi – ha aggiunto la candidata presidente del centrosinistra – voglio prendermi cura di 1,9 milioni che soffrono perché hanno una qualità bassissima di vita. Voglio essere una scommessa per il futuro, per i giovani, per il futuro. il mio impegno è servizio, perché la politica è servizio, quindi se lo faccio come candidato civico insieme a persone che hanno scelto di essere in un partito non mi sconvolge anzi mi rafforza perché – ha concluso la Bruni – il senso di stare tutti insieme dalla stessa parte».
«Amalia Bruni è l’unica opportunità di cambiamento per la Calabria, un cambiamento strutturale e culturale e non semplicisticamente di nomenclatura». Lo ha detto il commissario regionale del Pd, Stefano Graziano. «Il Pd della Calabria – ha proseguito Graziano- apre oggi insieme al segretario Enrico Letta una campagna elettorale incentrata sui temi e sulle questioni che interessano la vita quotidiana del calabresi. Faremo presto, insieme al segretario nazionale che tornerà, una grande assemblea con i circoli e i militanti per coinvolgere tutti i territori e rilanciare il partito oltre le regionali. Siamo in cammino, per battere le destre e il duo Spirlì-Occhiuto chiediamo a tutti – ha concluso il commissario del Pd calabrese – di sostenere la coalizione di centrosinistra con Amalia Bruni presidente».
x
x