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Spopolamento e ambiente, nasce Crissa. «Una finestra sui luoghi e sul mondo»

Sabato 31 luglio a San Nicola sarà presentata la costituzione dell’associazione affiliata a Unla. «Vogliamo creare una Calabria aperta»

Pubblicato il: 24/07/2021 – 7:50
Spopolamento e ambiente, nasce Crissa. «Una finestra sui luoghi e sul mondo»

SAN NICOLA DA CRISSA Sabato 31 luglio a San Nicola da Crissa, sarà presentata e ufficializzata la costituzione di Crissa, Centro ricerche iniziative spopolamento spostamenti ambiente, l’ acronimo, mirato e cercato, della mitica città magno greca “Crissa”, nel luogo in cui sorgeva Rocca Angitola. A relazionare saranno il presidente Unla (Unione nazionale per la lotta contro l’analfabetismo) nazionale, l’onorevole Vitaliano Gemelli, la responsabile Unla Calabria Caterina Provenzano, Vito Teti, antropologo e scrittore, già ordinario di Antropologia Culturale all’’Unical.
Si tratta di un’Associazione che vede lavorare insieme studiosi di varie discipline (territorialisti, archeologi, antropologi, storici, storici dell’arte, geologi, architetti ecc.) che operano in ambito universitario o in istituzioni culturali, pubbliche o private. Tra gli altri ne fanno parte l’avvocato della Sacra Rota Domenico Teti, Maria Teresa Iannelli, Maria Pina Cirigliano, Domenico Cersosimo, Fulvio Librandi, Matteo Enia, Giuseppe Hyeraci, Francesca Viscone, Rosario Chimirri, Franco Ferlaino, Alberto Gangemi, Antonio Montesanti, Anna Rotella. Crissa ha una lunga sedimentazione. Nasce con sede a San Nicola da Crissa nel 2007 e inizialmente concentra i suoi interessi sulla storia religiosa, urbana, archeologica del territorio che va dall’Angitola a Stilo. I primi risultati di questa Associazione, prima ancora della sua formalizzazione, sono stati gli scavi e le ricerche effettuate nell’antica chiesa di San Nicola in località “Cutura” e in via “Monacella”, dove è stato rinvenuto un complesso artigianale e dove continueranno le indagini alla ricerca del Convento probabilmente la chiesa originaria del Santo patrono. Queste ricerche archeologiche e antropologiche sono state pubblicate nel 2009 in un volume finanziato dal Comune di S. Nicola da Crissa.
«Prima ancora – si legge in una nota – che la pandemia rivelasse, in maniera drammatica, e non del tutto imprevisto, il punto di non ritorno in cui si è cacciato il Sapiens, a molti di coloro che fondano Crissa e agli studiosi e intellettuali che si occupano in Italia e nel mondo di tematiche analoghe, era chiaro che i grandi problemi locali e globali fossero la grande crisi climatica, il grandi rivolgimenti ambientali, gli spostamenti dei popoli, la desertificazione e lo spopolamento. Adesso non è più possibile aspettare e chiudere gli occhi. Lo ricordano Papa Francesco e studiosi come Ghosh. Adesso, secondo Crissa, necessitano iniziative, pratiche, elaborazioni, slanci per molti versi simili a quelli dell’Italia del secondo dopoguerra. Per una serie di valutazioni pratiche, ma soprattutto per un nuovo rapporto che si intende stabilire con i luoghi, la cultura, l’Ambiente, e si è deciso di trasformare Crissa in un Centro Unla, anche in memoria di una esperienza culturale e di avanguardia che si è svolta nel paese negli anni Cinquanta del secolo scorso grazie all’iniziativa di un giovane, colto e operativo maestro, Pasquale Martino, che era in stretto rapporto con l’Unla nazionale e con studiosi italiani e stranieri (in particolare con Anna Lorenzetto). L’Unla nazionale, Calabria e chi promuove questo incontro sarà felice di fare un breve e intenso ricordo del maestro Martino, in preparazione di una giornata dedicata alla sua figura, alla sua opera. Avremo modo di ricordarlo in vari modi. La memoria va alla stagione dell’esodo, del boom economico, del “ritorno” al Sud, delle iniziative di Olivetti, studiosi, artisti, antropologi di ogni parte del mondo. Questa doverosa e necessaria memoria del passato resta un punto ineludibile per la nuova Associazione che si occuperà prevalentemente di Ambiente, Spopolamento, Migrazioni, Scuola, nuovi Saperi e nuove Professioni, Costituzione di Biblioteche e di un “Museo della Memoria e del Futuro” del paese e di tutto il territorio considerato nel contesto meridionale, mediterraneo e delle comunità dell’esodo (in particolare con le comunità e le Università di Toronto). Crissa sarà una finestra sul proprio luogo e sul mondo. Un Centro culturale e sociale, che si muove tra Passato e Futuro, a cui possono aderire e partecipare, con una semplice domanda quanti sono interessati a questa opera di Rigenerazione. Si spera nella costituzione di tante Delegazioni Unla di tutto il territorio che va dall’Angitola a Stilo, soprattutto nelle comunità che per storia e memoria fanno riferimento alla città mitica e a Rocca Angitola. La nuova Associazione segue lo statuto, la filosofia e l’impostazione dell’Unla nazionale, agisce in totale libertà e autonomia – a decidere sede, interventi, iniziative, cariche – saranno i soci iscritti, che raggiungono già, al momento della costituzione, 200 persone. Naturalmente il rapporto con Istituzioni pubbliche e private sarà attivo, propositivo, dialogico, nel rispetto dei ruoli e delle competenze delle singole istituzioni».
L’ambizione, l’impegno, la pratica del variegato gruppo intellettuale che avvia Crissa per consegnarla al più presto alle nuove generazioni è quella di contribuire a creare una Calabria aperta, legata ad esperienze come le altre Unla che operano in Calabria e in Italia con “La Rete del Ritorno”, “Riabitare l’Italia”, “Quel che resta”, Riviste scientifiche come “Dialoghi Mediterranei” diretta da Antonino Cusimano, dove l’antropologo Pietro Clemente cura la sezione “Centro in Periferia”. Crissa ha intensi legami con studiosi, centri, istituzioni, nazionali e internazionali, che si occupano di Emigrazione, Immigrazione, Crisi climatica, Ambiente. L’Associazione è aperta, inclusiva, disponibile a collaborare con Enti, Associazioni, Comunità che sono interessati ad operare a livello locale guardando al Cosmo e ponendosi il problema della salvezza dell’umanità. La scuola, i saperi, la lotta alle nuove forme di analfabetismo, nuove economie possibili, d’estate e d’Inverno, una nuova socialità che vedrà come protagonisti artisti, musicisti, fotografi, studiosi, scrittori saranno al centro di un incontro tra forze locali, comitato di indirizzo, assemblea dei soci, con mille ramificazioni (giovani, donne, artisti, sportivi ecc. a cui ci rivolgiamo con fiducia e speranza, sperando in un loro ruolo attivo e di protagonisti del cambiamento).
Una pagina Facebook e i taccuini di Crissa daranno conto dell’attività del Centro e delle delegazioni di altri centri, ma sarà spazio di memoria, riflessione, progettazione locale con legami mondo esterno. «In un’area tra terra, collina e montagna, tra due mari, lungo arterie di viaggi, pellegrinaggi, scambi, proveremo – ci dice Vito Teti – a collegare antiche e nuove comunità, paesi vicini e lontani, partire dalle vocazioni del luogo per ragionare sul futuro del pianeta. Abbiamo bisogno di un nuovo vocabolario per curare e rigenerare i luoghi: responsabilità, riguardo, pathos, misericordia, amore, pace. Crissa resterà sempre fedele a questi principi e a questo progetto per il futuro che verrà».
Intanto per il 6 agosto proseguono, in maniera intensa, i preparativi per realizzare un gemellaggio tra Delfi e S. Nicola da Crissa, che nella sua costruzione identitaria, frutto di leggende e di elaborazioni culturali, fa riferimento alla Crissa della Focide e ai suoi profughi ed esuli che cercavano una nuova “patria”.

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