CATANZARO Ristabilire le condizioni di assoluta “normalità” e ritornare all’ordinarietà. L’obiettivo del governo è chiaro ma il percorso che conduce ad una sanità «accessibile e di qualità» in Calabria è ancora tortuoso. Lo sa bene anche il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, oggi in visita istituzionale a Catanzaro. Il suo arrivo in Calabria coincide, infatti, con la sentenza della Corte Costituzionale sul commissariamento della sanità in Calabria definito, in parte, incostituzionale. Sentenza sulla quale, dice Costa, il governo «sta riflettendo».
«Dobbiamo ricostruire tutte le condizioni – ha detto questa mattina – affinché in questo territorio si ritorni all’ordinarietà. L’obiettivo primario è che i calabresi meritano una sanità accessibile e di qualità». Ma ancora non è il tempo di accertare eventuali responsabilità sul commissariamento della sanità calabrese e, soprattutto, sull’enorme debito. Per Costa, infatti, l’obiettivo è tornare alla normalità, «poi ci sarà il tempo di eventuali verifiche. Dopo questa pandemia, infatti, l’obiettivo di tutti è dare una sanità di qualità e dobbiamo creare le condizioni affinché tutto il territorio nazionale e i cittadini calabresi abbiano gli stessi diritti». E, a proposito del debito sanitario, Costa è sicuro: «Da parte del governo c’è la massima disponibilità per superare il debito sanitario calabrese. È un discorso già avviato da tempo: ci siamo incontrati insieme al ministro Speranza e a tutti i parlamentari calabresi per condividere insieme un percorso. È un tema al centro della discussione politica e degli obiettivi del governo».
Il “ritorno alla normalità” è il mantra di Costa e lo ripete spesso. Anche perché secondo il sottosegretario, i commissari «servono per affrontare situazioni straordinarie e quando si prolungano per molto tempo c’è qualcosa da rivedere. Bisogna ridare ai territori la possibilità di governare la sanità in maniera adeguata per i cittadini calabresi».
Molto diplomatico, infine, il giudizio sull’operato dell’attuale commissario Guido Longo: «In Calabria la situazione non era certo facile – ha detto Costa – ma credo che l’impegno ci sia stato, c’è ancora tanta strada da fare. Il problema però si risolve se tutti danno il proprio contributo. Oggi i cittadini chiedono una grande unità politica e istituzionale: dobbiamo condividere un obiettivo che deve essere di tutti, al di là della propria appartenenza». (redazione@corrierecal.it)
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